Attualità - 24 marzo 2020, 15:22

Coronavirus a Calice? Il sindaco Comi: "Nessuna comunicazione ufficiale da Asl, ciò che sappiamo per via informale"

Con un post sul profilo Facebook del Comune il primo cittadino spiega: "Inopportuno rendere pubblici i nominativi di coloro che mi hanno contattato o che lo faranno". Attivo un servizio di assistenza telefonica

"Buongiorno a tutti, desidero con questo post precisare alcune cose in merito alla presenza ed al numero di cittadini calicesi che risulterebbero positivi al Coronavirus o in quarantena". Comincia con queste parole il messaggio diramato questa mattina ai cittadini di Calice Ligure dal sindaco Alessandro Comi sulla pagina Facebook del Comune.

Moltiplicandosi in tutta la Regione i casi, di conseguenza aumentano le richieste da parte dei cittadini sulle diverse situazioni nei paesi di residenza. Così quest'oggi è arrivata una risposta da parte del primo cittadino: "Cercherò di essere estremamente preciso vista la delicatezza della questione. Ad oggi il Comune di Calice Ligure non ha mai, e sottolineo mai, ricevuto formali comunicazioni da parte di ASL in merito alla positività di cittadini calicesi ed al sottoscritto, in qualità di sindaco, non è mai stato chiesto di emettere alcuna ordinanza restrittiva a carico di cittadini residenti o meno nel nostro Comune".

Tuttavia vi è una precisazione da parte di Comi: "Questo, come purtroppo ed ovviamente ciascuno di voi può immaginare, non vuol dire che a Calice non vi siano casi di positività o persone che si siano messe in isolamento volontario, nel nostro territorio succede ciò che sta accadendo nel resto del paese purtroppo. Questo significa solo che i casi di cui sopra sono eventualmente venuti a conoscenza del sindaco esclusivamente per una comunicazione personale fatta dalle persone in questione direttamente al sottoscritto".

"Come spero possiate comprendere - aggiunge - non è possibile, oltre che non opportuno, rendere pubblici i nominativi di coloro che mi hanno contattato o che lo faranno nelle settimane a venire. Ciò che l'amministrazione comunale deve invece fare ed ovviamente fa, è di assicurarsi che le persone colpite possano ricevere assistenza nelle necessità quotidiane, di verificare che prendano alcune accortezze necessarie in questi casi e naturalmente di cercare di farli sentire meno soli".

Una tirata d'orecchi anche a chi a volte utilizza in maniera poco ortodossa i social network: "Ricordatevi che è proprio la solitudine, oltre ovviamente al loro stato di salute, la più insidiosa e difficile condizione che si trovano ad affrontare queste persone, pensateci ogni volta che vi doveste trovare a discutere in chat pubbliche in merito a quante o quali persone siano forse positive. Parlo telefonicamente ogni giorno con chi piangendo mi manifesta il proprio imbarazzo e la propria paura di essere additato come un'entità da evitare anche in futuro, quasi come se avessero commesso un crimine, tenetelo a mente quando ne parlate".

Il lato umano è quindi messo in primo piano da Comi, che nei giorni scorsi con la compagna ha fabbricato in casa propria alcune mascherine da distribuire alla popolazione.

Inoltre a seguito delle ulteriori misure emanate dal DPCM del 22 marzo, per il contenimento del contagio da Covid-19, il Comune ha messo a disposizione della cittadinanza, per informazioni o per segnalare emergenze, anche il numero 3356989339.

"Spero di essere stato sufficientemente chiaro in questa mia spiegazione ma rimango come sempre a disposizione, nelle sedi e nei modi opportuni, per eventuali altri chiarimenti. Buona giornata a tutti, e restate in casa per favore" conclude il primo cittadino.

Mattia Pastorino