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Attualità | 13 marzo 2020, 07:20

Coronavirus. Emergenza mascherine, il grido d'allarme della Croce Bianca di Albenga: "Senza impossibile proseguire il servizio"

Restano pochi dispositivi di protezione ai volontari della pubblica assistenza. Senza non sarebbe possibile continuare col loro compito

Coronavirus. Emergenza mascherine, il grido d'allarme della Croce Bianca di Albenga: "Senza impossibile proseguire il servizio"

Sta mettendo fortemente sotto stress l'intero sistema sanitario nazionale l'emergenza Coronavirus. Un aspetto messo sempre più in evidenza è la mancanza, per il personale sociosanitario, dei cosiddetti DPI, i dispositivi di protezione personale, uno in particolare.

"Chiunque avesse a disposizione delle mascherine, ci contatti: ce ne restano ormai poche, una volta terminate quelle non potremo continuare il nostro servizio". 

E' questo il grido di allarme che diventa richiesta d'aiuto da parte della Croce Bianca di Albenga, nonostante gli sforzi delle ultime ore da parte della Regione, che da ieri ha cominciato a distribuirne al personale degli ospedali.

"A disposizione ne abbiamo ormai solo una quarantina, e per le indicazioni che abbiamo nelle uscite non possiamo farne a meno: senza mascherine per noi è impossibile continuare a svolgere il ruolo di assistenza in questo momento così delicato" fanno sapere dalla pubblica assistenza ingauna.

Una richiesta di aiuto che si rivolge a chiunque: "Ci rivolgiamo a farmacie, negozi, attività commerciali in genere, specialmente a chi in questo momento le ha ma non può lavorare e quindi non le utilizza - fanno sapere i volontari -Siamo disposti anche a pagarle, il problema è che in commercio non riusciamo più a trovarne, e per noi sono indispensabili. Chiunque ne avesse può mettersi in contatto con noi, gliene saremmo veramente grati".

La Regione nel consueto punto stampa di ieri ha affermato di aver fatto presente la situazione alla Protezione Civile nazionale, e che nelle prossime ore continueranno ad arrivare e ad essere distribuiti nuovi dispositivi, dagli ospedali fino a chi ne avrà bisogno.

Ma aspettare altro tempo è un lusso che i volontari e la popolazione stessa non possono permettersi in questo periodo.

Mattia Pastorino

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