Nel gennaio del 1974 era stato stipulato, dal sindaco di Quiliano del tempo Andrea Picasso, un Patto di Amicizia "in segno di perenne fratellanza ed amicizia tra i cittadini del Comune di Ajdovscina ed i cittadini del Comune di Quiliano".
Il gruppo consiliare di minoranza "Quiliano Domani" da qualche settimana, poi presentata come interrogazione nel consiglio comunale di martedì scorso, voleva capire la posizione dell'amministrazione sulla vicenda del cambio di denominazione della via centrale quilianese, vista la preoccupazione di una parte dei cittadini per i problemi che potrebbe creare un cambio di nome di un'arteria fondamentale per il paese, a due passi dal municipio. Problematica sollevata soprattutto nel periodo del Giorno del Ricordo, in quanto molti quilianesi sostengono che sia sbagliato mantenere il nome di una città che ospitava un campo di concentramento jugoslavo.
Il sindaco Nicola Isetta ha specificato "che la materia dell’attribuzione dei nomi di vie e strade è attualmente disciplinata a livello locale dal regolamento comunale per la toponomastica e la numerazione civica (approvato dal consiglio comunale il 1° marzo 2013), tuttora in vigore, e che agli atti degli uffici comunali non esiste alcuna pratica amministrativa in corso, né su richiesta di privati né su proposta dell’amministrazione, ai fini del cambio della suddetta via".
Il primo cittadino quilianese ha evidenziato "che non si può affatto prescindere dal 'percorso civile e democratico che ha contraddistinto il comune di Quiliano e l’intero territorio amministrato, a partire dagli anni della lotta partigiana, per giungere poi alla Liberazione, e alla ricostruzione graduale di quella che è diventata la vita quotidiana dell’intera comunità politica e civile quilianese, improntata ai valori democratici e civili, sanciti dalla nostra Costituzione'".
"Non vi sono affatto intenzioni o progetti da parte della civica amministrazione di avviare una procedura finalizzata al cambiamento della denominazione di Via Ajdovscina” conclude Isetta.