Regione Liguria ha inviato questa mattina una comunicazione ai propri dipendenti per l'attivazione dello smart working: "Due situazioni in particolare sono all'attenzione dell'amministrazione in questo momento - spiegano il presidente regionale Giovanni Toti e l'assessore al Personale Gianni Berrino - una è quella della provincia di Savona, inclusa tra le aree a rischio, i dipendenti regionali domiciliati in quella zona o nelle regioni confinanti con la Liguria menzionate dal decreto del governo potranno richiedere l'attivazione dello smart working previa approvazione del loro dirigente e fino a nuova disposizione; stessa possibilità, e con le stesse modalità, per tutti i dipendenti con figli di minore età per tutta la durata di chiusura delle scuole e dei corsi di formazione professionale in modo da assicurare la presenza a casa di uno dei due genitori".
"Regione Liguria, fin dall'inizio dell'emergenza - dichiara Paolo Sottili, direttore generale della Giunta - ha ulteriormente agevolato l'attivazione dello smart working: ha già accolto tutte le domande arrivate finora ed oggi invita tutti quelli che rientrano nei casi descritti a considerare tale opportunità, nei limiti delle esigenze di servizio. Si tratta di una formula di lavoro a distanza che va oltre quella prevista nell'ordinario: non due giorni a settimana, ma tutti i giorni lavorativi fino alla fine del periodo di attenzione indicato dai decreti del governo e dalle ordinanze regionali; la sperimentazione già avviata da tempo ci mette oggi in condizione di attivare questa innovativa modalità di lavoro con la massima tempestività".
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