Angelo Berlangieri, presidente dell'Unione Provinciale Albergatori di Savona, traccia un bilancio delle ricadute sull'immagine dei nostri territori della vicenda Coronavirus, tra danni oggettivi e possibili soluzioni.
Afferma Berlangieri: "Trascorsi alcuni giorni dall’inizio dell’emergenza Coronavirus è il momento di fare il punto oggettivo sullo stato del nostro turismo. La situazione purtroppo è critica e preoccupante, una delle crisi più gravi che abbiamo dovuto affrontare negli ultimi decenni
In sintesi stiamo subendo:
Il danno emergente dovuto al dilagare dell’emergenza che ha comportato numerose e crescenti disdette e il blocco delle prenotazioni per la primavera e l’estate.
Risultato, le imprese che stavano lavorando si trovano improvvisamente senza lavoro e l’inizio della stagione, Pasqua, Pentecoste e ponti primaverili, rischia di andar perso! La primavera vale circa il 20% del fatturato annuo!
Il danno, devastante, d’immagine e reputazione sui mercati esteri. Se in economia la reputazione è importante nel turismo è vitale! Ne siamo usciti letteralmente con le ossa rotte grazie alla comunicazione di un paese, l’Italia, terzo al mondo per contagi.
Ad oggi i nostri principali competitor viaggiano con numeri di contagi prossimi allo zero.
A nulla servono le polemiche sul perché i fatti, e in economia soli questi contano, sono che tedeschi, svizzeri, austriaci, francesi, ecc. hanno la percezione che l’Italia sia un paese pericoloso, a rischio e in pieno caos!
Che Fare?
Due cose:
⁃ Provvedimenti urgenti a salvaguardia del turismo, delle sue imprese e dei suoi lavoratori per evitare che uno dei principali motori dell’economia collassi: cassa integrazione in deroga per i lavoratori delle imprese che per mancanza di lavoro chiudono; fondo compensazione dei danni economici subiti dalle imprese; moratoria su tasse, tributi, contributi e rate mutui.
⁃ Riposizionare sui mercati esteri la reputazione dell’Italia e delle sue destinazioni con un piano straordinario e incisivo di promozione.
Noi in questo dobbiamo, senza se e senza ma, superare le divisioni tra località e quelle di parte (stucchevoli ed inutili!) per costruire una proposta di destinazione turistica che se ieri era necessaria oggi è diventata vitale e irrinunciabile!".