Regione - 26 febbraio 2020, 14:50

Coronavirus, chiarimenti da Enpa Savona: "Nemmeno gli animali selvatici o esotici possono infettare gli umani"

Lo si evince chiaramente da due fonti ufficiali e autorevoli: l'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute

Il Ministero della Salute in tutte le sue comunicazioni precisa che gli animali da compagnia non diffondono il contagio né possono essere contagiati dal coronavirus Covid-19.  Ma nemmeno la fauna selvatica diffonde il virus. Le istituzioni sanitarie parlano degli animali domestici poiché sono nostri compagni di vita e convivono nelle nostre abitazioni, tralasciando la fauna selvatica che, per sua natura, vive libera. Ma è bene precisare, secondo la Protezione Animali,  che anche i selvatici non diffondono il coronavirus.

Lo si evince chiaramente da due fonti ufficiali e autorevoli: l'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute.

L'OMS, sul suo sito spiega che i coronavirus sono una grande famiglia di virus da sempre comuni negli animali e non pericolosi per gli animali stessi. Raramente, le persone vengono infettate da questi virus che possono poi diffondersi ad altre persone; nei rari casi in cui si verifica, vi sono condizioni ambientali particolarmente degradate compromesse dal punto di visto igienico.  Le fonti animali di Covid-19 non sono state confermate. E ancora:  numerosi coronavirus noti circolano in animali e non hanno infettato esseri umani.

Il Ministero della Salute, oltre a ribadire i concetti espressi dall'OMS, sul suo sito risponde alla domanda "Sono possibili importazioni di animali o di prodotti di origine animale dalla Cina?". A causa - questa la risposta - della presenza di alcune malattie degli animali contagiose in Cina (malattie diverse da quelle provocate dal Covid-19), solo pochi animali vivi e prodotti animali non trasformati sono autorizzati per l'importazione nell'Unione europea dalla Cina.  Non vi è alcuna prova che uno qualsiasi degli animali, o dei prodotti di origine animale, autorizzati all'entrata nell'Unione europea rappresenti un rischio per la salute dei cittadini.

Il quadro è quindi rassicurante, nonostante l'ovvio linguaggio prudenziale delle istituzioni sanitarie:  gli animali (domestici o selvatici) non rappresentano un pericolo di contagio e quelli da compagnia non corrono il rischio di ammalarsi. 

Comunicato stampa