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Attualità | 19 febbraio 2020, 13:05

A6, continua il monitoraggio della frana: in presenza di rischi chiuderà il viadotto sud (VIDEO)

Non chiuderà in caso di allerta arancione o rossa. Il nuovo viadotto, che riaprirà sabato, non sarà più a rischio e in caso di movimento franoso sarà a doppio senso di circolazione

A6, continua il monitoraggio della frana: in presenza di rischi chiuderà il viadotto sud (VIDEO)

Non chiuderà più l'A6 in caso di allerta arancione e rossa, ma visto che permangono ancora problemi di stabilità della frana sul versante della Madonna del Monte, il viadotto sud chiuderà, consentendo il passaggio a doppio senso di marcia nel nuovo viadotto che verrà inaugurato venerdì e aperto sabato ai cittadini.

Queste le novità sostanziali emerse dall'incontro tecnico avvenuto questa mattina in Prefettura tra il Prefetto Antonio Cananà, l'assessore regionale alla protezione civile Giacomo Raul Giampedrone, la consigliere della Provincia Luana Isella, Autostrada dei Fiori, il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio, Università di Firenze, il presidente della Fondazione Cima Andrea Ferraris ed i vertici delle forze di polizia e dei vigili del fuoco.

Permane un rischio frana che è stato riadattato soprattutto per l’altro viadotto quello che è attualmente percorribile in entrambi i sensi di marcia, che sarà valutato ed affrontato non più allo scattare di determinati livelli di allerta ma allo scattare di indici pluviometrici, piuttosto che altri fattori che stiamo continuamente monitorando con i centri di competenza del dipartimento nazionale di protezione civile, la Fondazione Cima e Università di Firenze - spiega l’assessore regionale Giampedrone - Un tema che ci vedrà impegnati da sabato in poi per affrontare questo fronte di frana molto complicato che permane con circa 4000 mq di materiale appeso che dobbiamo monitorare e controllare”.

Dal 26 novembre ci sono una serie di sensori che monitorano la frana, monitoriamo sia la precipitazione che cade nel corpo frana, sia i suoi movimenti attraverso un radar interferometrico e poi una strumentazione che viene usata per le valanghe nel caso in cui il corpo della frana, soprattutto nella parte bassa, dovesse accelerare, bloccano il traffico autostradale. Continueremo il monitoraggio e se scatteranno i due tipi di soglia faranno scattare la chiusura della carreggiata sud” aggiunge Andrea Ferraris della Fondazione Cima.

Nel corso della riunione la società Autostrada dei Fiori ha dato ampie assicurazioni sul fatto che la riapertura della carreggiata Nord avverrà in condizioni di sicurezza in quanto il nuovo viadotto non poggia su piloni esposti ad un’eventuale riattivazione della frana.

Per quanto riguarda la carreggiata Sud dell’Autostrada, i presenti hanno preso atto della necessità di mantenere in vigore il Piano di allertamento attivato subito dopo l’evento franoso del 24 novembre 2019 che ha consentito, grazie ad un sofisticato sistema radar e di sensori, la percorribilità in sicurezza del viadotto ancora esposto a rischio.

Il Piano è stato quindi aggiornato in alcune prescrizioni, tenendo conto della nuova situazione che si verrà a determinare con la riapertura della carreggiata Nord, ed è stato sottoscritto dagli Enti interessati.

La novità saliente consiste nel fatto che l’eventuale sospensione della circolazione nella carreggiata Sud potrà avvenire esclusivamente in caso di superamento delle soglie pluviometriche e/o di mobilizzazione della frana e non più, come previsto nel precedente Piano, anche a seguito dell’emissione di Allerta metereologica arancione o rossa da parte della Regione Liguria.

Al termine della riunione, i rappresentanti degli Enti ed Amministrazioni partecipanti hanno concordato sull’esigenza di una rapida stabilizzazione del versante franoso, al fine di dare definitiva soluzione alla situazione di criticità determinata dal dissesto.

Al riguardo il Prefetto ha suggerito di prendere in considerazione le opportunità offerte, in termini di riduzione dei tempi, di disponibilità di risorse finanziarie e di poteri derogatori, dalla dichiarazione dello stato di emergenza emanata dal Governo proprio per l’eccezionale maltempo del 23-24 novembre 2019.

 

 

"E' stata manifestata la più viva soddisfazione alla società Autostrada dei Fiori per la rapidità con cui ha ricostruito il viadotto abbattuto dalla colata fangosa il 24 novembre scorso, determinando così le condizioni per la migliore ripresa dei flussi di traffico sia della popolazione di questo territorio, sia anche per le attività economiche e del turismo. L’apprezzamento è stato esteso anche alle maestranze che, con determinante efficienza, hanno contribuito alla ricostruzione del viadotto" spiegano dalla Prefettura di Savona.

Luciano Parodi

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