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Politica | 14 febbraio 2020, 16:45

Al via la manutenzione e ristrutturazione di oltre 200 edifici di edilizia residenziale pubblica in 47 comuni liguri

La Regione Liguria investe circa 3 milioni e mezzo di euro in questo progetto

una foto del presidente Toti e dell’assessore Scajola insieme agli amministratori unici di Arte Genova (Girolamo Cotena), Arte Imperia (Antonio Parolini), Arte Savona (Alessandro Revello) e Arte Spezia (Marco Tognetti)

una foto del presidente Toti e dell’assessore Scajola insieme agli amministratori unici di Arte Genova (Girolamo Cotena), Arte Imperia (Antonio Parolini), Arte Savona (Alessandro Revello) e Arte Spezia (Marco Tognetti)

Al via un piano straordinario di interventi di manutenzione, riqualificazione e recupero di quasi 200 alloggi di Edilizia residenziale pubblica in 47 Comuni della Liguria, con un investimento di oltre 3,4 milioni di euro del Fondo strategico regionale, a cui si aggiunge una quota di cofinanziamento delle Arte liguri per complessivi 3,6 milioni di euro disponibili. I fondi saranno impiegati per lavori di ristrutturazione finalizzati al recupero di alloggi sfitti, lavori di abbattimento delle barriere architettoniche oppure di smaltimento dei materiali nocivi, sostituzione del manto, copertura e tinteggiatura.

“Si tratta di una risposta senza precedenti alle reali esigenze dei cittadini – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – improntata alla concretezza, con un occhio di riguardo verso chi si trova in difficoltà. Questo investimento così importante dimostra ancora una volta l’attenzione di questa amministrazione verso il tema del diritto alla casa. Lo confermano gli interventi realizzati in questi anni: uno su tutti, il piano di recupero di Begato a Genova con il trasferimento già effettuato della maggior parte delle famiglie interessate e la gara di abbattimento delle ‘dighe’ che sarà aggiudicata entro marzo e l’avvio dei lavori ad aprile, nel pieno rispetto dei tempi che ci eravamo prefissi”.

Gli interventi dovranno essere conclusi entro il 2020, con i primi appartamenti che saranno disponibili già dalla prossima estate per la consegna alle persone che ne hanno diritto.

L’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola sottolinea che “si tratta di un piano di interventi straordinario per il recupero del patrimonio edilizio esistente, con la ricerca di soluzione efficaci al disagio abitativo. Questa è stata fin dal nostro insediamento una priorità e siamo soddisfatti di poter fornire risposte concrete. Basti pensare che dal 2015 ad oggi il lavoro fatto ci ha consentito di recuperare 2125 alloggi sfitti in tutta la Liguria. Importante anche l’attenzione anche al tema della disabilità, con quasi 300mila euro investiti oggi per l’abbattimento delle barriere architettoniche”, conclude Scajola.

In particolare, gli interventi riguarderanno complessivamente 193 alloggi Erp e consentiranno il recupero di 153 alloggi sfitti, l’abbattimento delle barriere architettoniche in 25 alloggi (oltre che in alcuni di quelli già oggetto dei lavori di recupero) e lo smaltimento di amianto con il rifacimento della copertura in altri 15 alloggi.

 

Questa la suddivisione delle risorse alle Arte nelle quattro province: 

  • Arte Genova - oltre 1,2 milioni di euro (1.265.000 euro) per interventi di recupero di 50 alloggi sfitti in 13 Comuni della Città Metropolitana.
  • Arte Spezia - 800mila euro per lavori di ristrutturazione e recupero di 40 alloggi sfitti dislocati in 16 Comuni.
  • Arte Imperia – 800mila euro disponibili per interventi in 57 alloggi dislocati in 7 Comuni, sia di recupero di quelli sfitti (17 alloggi) sia di abbattimento delle barriere architettoniche (25 alloggi) sia di smaltimento di amianto, sostituzione manto, e tinteggiatura (15 alloggi). 
  • Arte Savona – 600mila euro per interventi di recupero di 46 alloggi sfitti in 11 Comuni. Tra gli alloggi recuperati, 11 saranno oggetti anche di lavori per l’abbattimento di barriere architettoniche.

“Investimenti così rilevanti sulle politiche abitative – dichiara l’assessore alle Politiche della casa e housing sociale Pietro Piciocchi - ci consentono di realizzare importanti interventi di recupero e ripristino degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e, quindi, di agire attivamente sul miglioramento della qualità della vita delle persone più fragili economicamente e dei quartieri. Per Begato, subito dopo i 18 mesi di lavori che occorreranno alla demolizione delle due “dighe”, inizierà un lavoro di riqualificazione del quartiere perché – conclude - la realizzazione di alloggi moderni e dignitosi e la rivitalizzazione degli spazi comuni sono il modo più concreto per agire sulla prevenzione del disagio sociale”. In particolare, per quanto riguarda il Piano di Begato, ad oggi dei 374 nuclei familiari interessati dal trasferimento, 228 sono già stati ricollocati. La gara di demolizione delle due ‘dighe’, con un importo lavori di circa 5,5 milioni di euro, sarà aggiudicata entro marzo e i lavori inizieranno ad aprile, quando è previsto che saranno conclusi i traslochi.

Comunicato stampa

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