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Solidarietà | 12 febbraio 2020, 17:55

Marco “Osky” Togni, un viaggio in Italia a piedi per i diritti delle persone con sclerosi multipla

Ieri, 11 febbraio, l’atleta ingegnere di Finale Ligure è stato ospite del Municipio di Torino, ricevuto in audizione nella Quarta Commissione

Lo scorso 25 novembre Marco “Osky” Togni era stato ricevuto nella sala consiliare del Comune di Finale Ligure

Lo scorso 25 novembre Marco “Osky” Togni era stato ricevuto nella sala consiliare del Comune di Finale Ligure

Dopo la tappa del 14 novembre 2019, l’11 febbraio 2020 è tornato a Torino Marco “Osky” Togni, l’atleta ingegnere di Finale Ligure, testimonial e volontario dell’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla).

Stavolta non più nella sede di Aism Torino di strada del Fortino 22, ma nel Municipio di Torino, ricevuto in audizione nella Quarta Commissione.

Marco ha raccontato a commissarie e commissari la sua impresa, il suo sogno realizzato: quello di girare l’Italia a piedi. Un viaggio fatto tutto a sue spese, per lanciare un messaggio importante: promuovere la conoscenza della sclerosi multipla e la sottoscrizione della Carta dei Diritti delle persone affette da sclerosi multipla.

Partito il 17 marzo 2019 sotto il Ponte Morandi di Genova, città che ospita la sede nazionale Aism, con otto chili di zaino sulle spalle, in 259 giorni “Osky” ha percorso 6.003 km, toccando le 18 regioni peninsulari, più di 250 Comuni e 63 delle 98 sedi Aism italiane. Arrivato il 30 novembre di nuovo a Genova, nello scorso mese di dicembre ha affrontato – sempre a piedi – le isole: Sicilia e Sardegna.

Un viaggio affascinante e carico di significati – ha spiegato Togni – per favorire l’autodeterminazione delle persone con sclerosi multipla e la loro inclusione, ma anche per incentivare ricerca e corretta informazione.

Lo scorso 25 novembre la tappa nella sua Finale Ligure, dov'era stato ricevuto nella sala consiliare del Comune e dove aveva rilasciato un'intervista ai nostri microfoni.

Sono 122mila in Italia le persone colpite da sclerosi multipla, 3 milioni del mondo, con un’incidenza maggiore nelle donne (c’è un rapporto di 3 a 1, rispetto agli uomini); la patologia viene diagnostica di solito tra i 20 e i 30 anni di età.

Oggi, Osky continua a frequentare l’Aism, in particolare la sede di Savona (abita a Finale Ligure), e a partecipare a iniziative in tutta Italia per promuovere la conoscenza della sclerosi multipla. Venerdì scorso, ad esempio ha partecipato all’inaugurazione di Padova Città Europea del Volontariato 2020. L’obiettivo finale: un mondo libero da sclerosi multipla.

Comunicato Stampa

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