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Politica | 05 febbraio 2020, 11:50

Loano ancora senza PUC, la minoranza chiede chiarezza: "Quali impedimenti ne stanno stoppando l'obbligatoria adozione?"

Due le interrogazioni per il prossimo consiglio comunale. Nel mirino del gruppo "LoaNoi" anche la questione relativa allo smaltimento dei rifiuti spiaggiati

Loano ancora senza PUC, la minoranza chiede chiarezza: "Quali impedimenti ne stanno stoppando l'obbligatoria adozione?"

"Il Comune di Loano è ancora sprovvisto di PUC". Comincia con questa chiara premessa l'interrogazione che il gruppo consiliare di minoranza 'LoaNoi' ha presentato questa mattina agli uffici comunali in attesa di una risposta nel prossimo consiglio comunale sul come mai, nonostante gli impegni assunti dall'amministrazione, la cittadina non abbia ancora adottato il suo piano urbanistico.

"Il 26 giugno del 2010 è stata sottoscritta la 'Convenzione per il conferimento d'incarico professionale relativo a servizi di urbanistica ed all'architettura paesaggistica per la redazione del progetto preliminare e definitivo di PIANO URBANISTICO COMUNALE' tra il Comune di Loano e la società di professionisti Veneto Progetto s.c. - spiega la minoranza -, per un costo complessivo di 153.994,50 euro. Il pagamento doveva essere corrisposto con le seguenti modalità: 20% a titolo di acconto, 20% alla consegna del progetto preliminare, 30% alla consegna del progetto definitivo, 30% all'approvazione del progetto definitivo".

Continua la minoranza: "Il 12 aprile 2013, sono state poi richieste dall'amministrazione una serie di attività progettuali integrative, modificanti l'incarico originario, per un importo aggiuntivo complessivo pari a 32.718,40 euro, confermando le condizioni di pagamento riportate nella Convenzione originaria. Il tutto portando la spesa alla cifra di 186.712,90 euro".

"Sebbene l'incarico si sarebbe dovuto completare in 100 giorni, il progetto preliminare e definitivo del PUC è stato invece consegnato in un periodo temporale compreso tra il 15 ottobre 2010 ed il 29 luglio 2015. Le fatture emesse e saldate alla Veneto Progetto, successivamente affittata dalla ditta Mate Società Cooperativa, risultano: € 30.798,90 ( 20% in relazione all'acconto),  € 30.798,90 ( 20% in relazione alla consegna del progetto preliminare), € 6.543,68 ( 20% in relazione all'acconto delle attività integrative)" concludono con le premesse .

Sono quattro dunque le domande che si pone l'opposizione: "Innanzitutto, per quale motivo, sebbene il progetto preliminare e definitivo sia stato consegnato all'amministrazione in ultima data il 29 luglio 2015, non sono state emesse le parcelle relative al 30% degli onorari pari a € 46.198,35 e € 9.815,52 ? La determina dirigenziale 151 del 14 novembre 2019, nella quale viene impegnato un importo pari a 118.571,40 euro da utilizzare per l'incarico per la redazione del PUC da parte della Mate Società Cooperativa, servirà per saldare gli onorari rimanenti pari al 60 % di quanto convenuto? Poiché sono stati impegnati i fondi necessari al saldo degli onorari rimanenti, perchè ancora a distanza di oltre quattro anni dalla consegna definitiva del PUC, non si è proceduto ad avviare l'iter burocratico necessario alla sua definitiva approvazione e adozione?"

Infine la domanda ultima: "Quali sono gli impedimenti che stanno stoppando l'obbligatoria adozione del PUC? E' solo una volontà politica dell'amministrazione, o si ritiene che, stante il lungo periodo trascorso, sia necessario aggiornare alle eventuali modifiche normative nazionali, regionali e comunali, successivamente intervenute dalla data di consegna del progetto definitivo? Il tutto con inevitabile ulteriore incremento dei costi progettuali".

Nel mirino dei consiglieri Paolo Gervasi, Patrizia Mel e Daniele Oliva è finita poi anche la gestione dei rifiuti spiaggiatisi durante le mareggiate dello scorso autunno: "Il 5 dicembre scorso il Comune ha emesso un buono d'ordine relativo al pagamento di venti cassoni scarrabili per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sull'arenile, di cui ne sono stati posizionati solo tre: uno all'inizio di corso Roma, uno alla fine del corso stesso ed infine uno nei pressi dell'ex cantiere navale Zunino. Questi, una volta colmi, sono stati rimossi e non più sostituiti" spiegano.

Si legge dunque nel testo dell'interrogazione: "Chiediamo che venga accertato l'effettivo ed integrale espletamento dell'incarico, verificando le ricevute di posizionamento e ritiro dei cassoni da parte della ditta Egea Ambiente, o da chi eventualmente incaricato con contratto di subappalto".

 

Redazione

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