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Al Direttore | 04 febbraio 2020, 08:51

Lettera aperta a Liliana Segre sul discorso a Bruxelles

Riceviamo e pubblichiamo la missiva inviata alla nostra redazione dal sindaco di Testico Lucia Moscato

Lettera aperta a Liliana Segre sul discorso a Bruxelles

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta a Liliana Segre (sul discorso a Bruxelles) inviata dal sindaco di Testico Lucia Moscato:

"Dopo aver ascoltato le sue parole, il suo racconto, la sua esortazione a tutti gli uomini (almeno tutti gli europei) non posso che convincermi sempre più che siamo chiamati urgentemente a “Fare la scelta". Di quale scelta parla Liliana? La scelta tra agire contro l'umanità e agire a favore dell'umanità; la scelta tra il male altrui e la cura dell'altro; 

Bene: c’è bisogno di essere coraggiosi e ricchi in spirito per fare "La scelta", ma bisogna farla! Tra agire contro l’Umanità e agire a favore dell’Umanità, io scelgo la seconda Strada; Tra il male altrui e la cura dell’altro, io scelgo la seconda Strada; Tra il pregiudizio e la fatica del Pensiero e dell’Amore io scelgo la seconda Strada.

La seconda Strada: non è un’opzione come un’altra, come quelle che scegliamo in un programma, un esercizio, una pratica virtuale o digitale oppure in un distratto discorso tra amici; È la costruzione della vita: la mia, dei figli, dei nipoti, miei e degli Altri, perché la morte, la sofferenza di un uomo non dipendano mai dalla miseria di spirito o dal disegno di uno o tanti altri uomini, dall’odio (o vigliaccheria) di una parte contro un’altra; È la instancabile e costante ricerca delle ”parole comuni”, del dialogo per costruire insieme non per distruggere; É il sentire pietà per la sofferenza altrui e desiderare e tentare di alleviarla anche se non vi si riesce;

Cara Liliana hai ragione! È tempo che tu smetta di essere la Nonna di te stessa, della bambina che costringi ogni giorno, per Dovere di Memoria verso una collettività molle e insapore, a stare sveglia e vigile per raccontare fino dove si è spinto l’uomo!

Cara Liliana è tempo di cullare quella bambina con la ninna nanna più dolce che ci sia al mondo, è tempo che si addormenti tranquilla come accade nella quiete dell’Amore famigliare; è tempo che durante il suo sonno, Liliana bambina possa finalmente percepire dal profondo suo dormire, che intorno a lei c’è chi veglia e vigila perché non accada nulla che molesti la sua pace e il suo sonno bambino.

Cara Liliana è tempo che Tu possa godere della gioia di essere “Nonna e basta”!
Una nonna che dedica le sue energie novantenni a sè stessa e a tutti i suoi cari;
Una nonna che finalmente possa lasciarsi coccolare, con il cuore colmo di pace, dall'affetto e carezze di figli e nipoti.

Una nonna con la naturale fragilità di una donna anziana tutta d’un pezzo, dalla schiena dritta, come si dice, che prima di lasciarci definitivamente sappia, e ne sia convinta, che ci siamo noi, i nostri figli e nipoti, noi tantissimi che abbiamo  fatto “La scelta” di impegnarci ogni giorno per riconoscere il confine tra Umano e disumano, tra pietà e crudeltà o indifferenza, tra il dialogo e la chiusura, tra Pensiero e pregiudizio.

Cara Liliana godi finalmente delle tue gioie e di un po’ dì pace, perché ci siamo noi a vigilare e confermare ogni giorno “la scelta": una gamba davanti all'altra, si può e si deve fare! Questa è una donna e un Sindaco di campagna che non ha vissuto l’Olocausto, che crede al racconto dei sopravvissuti e  lotta perché non possa ripetersi: una gamba davanti all'altra.

Lucia Moscato

Lettera firmata

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