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Politica | 01 febbraio 2020, 08:00

Savona, il Pd: "Riportare la famiglia al centro del dibattito politico"

Dai consiglieri del Partito Democratico una analisi relativa alle tariffe di nidi e mense

Savona, il Pd: "Riportare la famiglia al centro del dibattito politico"

Spiegano Elisa Di Padova, Cristina Battaglia, Paolo Apicella e Giovanni Maida, consiglieri del Partito Democratico nel Comune di Savona: "Con la Legge di Bilancio 2020 grazie alla rimodulazione del Bonus Asilo Nido anche a Savona molte famiglie rientranti nelle prime quattro fasce ISEE avranno la gratuità del servizio.

Sono misure che generano effetti sulle nostre famiglie e riteniamo che il Comune debba tenerne conto: sia per quello che riguarda la semplificazione dell'accesso, sia per quanto riguarda l'integrazione di queste misure con le politiche comunali. Pensiamo sia giunto il momento di rivedere anche le fasce del servizio mensa, che riguardano molte famiglie di bambini frequentanti la scuola dell’infanzia e la scuola dell'obbligo.

Inoltre grazie a questa misura, a cascata, è molto probabile che in futuro si liberino risorse regionali che, con le modalità che sarà possibile individuare dal punto di vista tecnico, secondo noi devono assolutamente essere mantenute con lo stesso scopo inclusivo per alleggerire e sollevare la situazione delle famiglie".

Proseguono i quattro consiglieri: "Vediamo nel dettaglio: Savona paga il primato di essere la provincia con meno natalità all'interno della regione più anziana, nel Paese più anziano d'Europa.

Invertire la tendenza dipende certamente dalle Politiche europee e nazionali ma anche dalla direzione che il nostro Comune saprà intraprendere nei prossimi anni. Il costo delle di nidi e mense sono voci in cui le politiche comunali possono influire in maniera decisiva. In questi anni abbiamo assistito a una contrazione degli investimenti - ci rifiutiamo di chiamarli costi - per le famiglie.

È giunto il momento di iniziare una graduale ma netta inversione di rotta. Nidi Con la legge di bilancio 2020 sono state introdotte importanti novità per le famiglie, in attesa dell'Assegno Unico Universale previsto nel 2021. Tra queste, molte modifiche di sostanza sono state apportate al Bonus Asilo Nido erogato dall'INPS.

Il contributo per ciascuna famiglia, con ISEE fino a 25mila, è stato raddoppiato a 3000 euro annuali diviso in 11 mensilità. La novità inoltre è che il bonus è stato esteso anche alle famiglie con fasce medio alte.

Questo intervento segna una spinta importante sulla strada giusta che il nostro Comune potrà tenere in considerazione per dare respiro e costruire le migliori politiche per la famiglia. Il Bonus Nido in numeri 2020: contributo di 3000 € per famiglie con ISEE fino a 25mila€ contributo di 2500 € per famiglie con ISEE fino a 40mila€ contributo di 1500 € per famiglie con ISEE oltre i 40mila€

Per le famiglie savonesi, osservando le tariffe dei nidi in vigore e considerando l'orario normale, questo significa che la quasi totalità delle famiglie comprese nella fascia dei nidi fino ai 15mila di ISEE avrà sicuramente il rimborso dell'intera quota della retta. Mentre le famiglie con ISEE superiore, divise in due scaglioni, avranno un rimborso parziale: dall'80% della quota fino a quasi il 50% per le famiglie con ISEE oltre 40mila.

Buone notizie quindi, nuove opportunità che dimostrano una sensibilità oggi necessaria che il Comune dovrà essere in grado di cogliere, valorizzare e potenziare. Prima di tutto promuovendo e comunicando al meglio questa e altre opportunità introdotte - questa è la prima richiesta - affinché le famiglie tornino a iscrivere i loro bambini.

Il fatto che quest'anno per la prima volta da anni le iscrizioni siano state riaperte è stato indicativo di un servizio che anche a causa dell'alto costo rischia di non essere scelto dalle famiglie. Un fatto che va nella direzione diametralmente opposta rispetto all'indispensabile attenzione nei confronti della conciliazione del tempo lavoro/tempo famiglia per le mamme nell'ambito delle Pari Opportunità.

Il bonus nidi è rivolto anche alle famiglie che iscriveranno i loro bambini a nidi privati autorizzati, che dovranno indicare nella domanda, come si legge nella norma: "oltre alla denominazione e al codice fiscale della struttura, anche gli estremi del provvedimento autorizzativo". La seconda richiesta che facciamo al Comune è quindi di pubblicare un documento con l'elenco dei termini autorizzativi e delle strutture autorizzate. Sono dati che, come sottolineato, saranno necessari alle famiglie per poter fare la domanda. In questo modo peraltro, nell'ottica della semplificazione, i genitori potranno facilmente capire se possono usufruire dell'agevolazione. Mense Per quanto riguarda la ristorazione scolastica si rende necessario un intervento, già dal prossimo bilancio.

L'aumento delle tariffe del 2017 ha messo in seria difficoltà molte famiglie. Sono molte le famiglie che non utilizzano il servizio portando i bambini a casa per mangiare e riportandoli a scuola dopo pranzo. Il tempo mensa è a tutti gli effetti tempo della didattica, un tempo in cui i bambini imparano a stare insieme, è quanto mai importante che l'amministrazione getti le condizioni perchè questo servizio sia il più accessibile possibile. La ristorazione scolastica è un servizio a domanda individuale la cui soglia di copertura da parte dell'ente secondo la Corte dei conti deve essere superiore al 36%. Nel nostro Comune la copertura è molto alta, si avvicina al 90%. Questo significa che le famiglie pagano il servizio quasi per intero.

Crediamo che sia il momento di fare una riflessione e modificare le fasce già in questo bilancio.

Si può fare un primo importante passo in questa direzione. E' la nostra terza richiesta.

E infine, a proposito delle nuove misure e dell'integrazione di queste con quelle esistenti segnaliamo che la misura Voucher Nidi promosso da Regione Liguria (che si divide in voucher di inclusione per le famiglie in maggiore difficoltà con ISEE sotto i 20mila euro e voucher di conciliazione con ISEE tra i 20 e i 50 mila euro) con la messa a regime dell'estensione del Bonus Nidi INPS sarà parzialmente sovrapposta; specialmente per le famiglie rientranti nell'asse inclusione, asse del Fondo Sociale Europeo che per il 2019/20 cubava quasi € 1.700.000,00. Sarà importante quindi monitorare, una volta che il nuovo Bonus Nidi INPS sarà a regime, l'andamento delle richieste già per questo primo semestre 2020.

Queste misure infatti non sono cumulabili e quindi si potrebbero liberare molte risorse. Il Comune di Savona, per primo, potrebbe chiedere a Regione di mantenere quelle risorse per le famiglie con il medesimo scopo di inclusione, per esempio proprio con contributi alle famiglie che sostengono i costi della ristorazione scolastica in fascia di età 3/13 (infanzia, primaria e secondaria di primo livello). Crediamo che dai Comuni possa partire la voce e la richiesta importante per migliorare la condizione delle famiglie e che questo ruolo di rappresentanza possa essere un richiamo significativo della buona politica".

Comunicato stampa

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