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| 31 gennaio 2020, 14:00

Gabriella Marsano, da Genova a Basilea: “Faccio conoscere agli svizzeri il gelato al basilico”

Il basilico è seminato nell'orto, curato dal marito Ivan, davanti alla gelateria, dove alle pareti ci sono i quadri che richiamano Lele Luzzati. Siamo andati alla scoperta delle gelateria genovese nel cuore della Svizzera

Gabriella Marsano

Gabriella Marsano

Oberwil è un comune svizzero di appena 11 mila abitanti, a circa 5 km da Basilea. Se si cerca nel web, alla voce “che cosa vedere” non si trova moltissimo, ma tra le cose da fare sicuramente non può mancare la degustazione del gelato di Gabriella, definito, tra i molti commenti, “il migliore di Basilea e dintorni”. Tanto che c’è chi percorre anche 50 km per mangiarlo. Perché, in effetti, gli svizzeri ci sapranno fare col cioccolato, ma meno con la gelateria artigianale e “a Basilea si contano sulle dita di una mano”.

E ci voleva, allora, una genovese a portare la qualità e la bontà di uno dei prodotti in cui siamo esperti (e golosi). Si tratta di Gabriella Marsano, che da circa vent’anni vive in Svizzera con il marito Ivan Martin, ingegnere elettronico tra i massimi esperti in rigenerazione dei tessuti umani, e i tre figli. “Sono venuta a Basilea per seguire mio marito – spiega – prima a Boston e poi qui. Ho sempre lavorato, facendo diversi mestieri, anche per imparare la lingua, e poi nel 2015 ho deciso di aprire la gelateria ‘Gabriella gelato artigianale’, sia perché in zona non trovavo buon gelato per i bambini, sia perché avevo il desiderio di interagire con le persone e avere una mia attività”.

Ed è così, quindi, che dal gelato fatto in casa, Gabriella ha dato inizio alla produzione per il pubblico: 200 kg alla settimana, con materie prime della migliore qualità, a chilometro zero, ma anche provenienti dall’Italia e da Genova. Sì, perché tra le specialità c’è il gelato al basilico, zenzero e limone, e il basilico è quello di Pra’. È il marito, infatti, ad acquistare i semi quando torna nel capoluogo ligure e a coltivarli nell’orto della gelateria. Perché, appunto, Gabriella e Ivan hanno creato un angolo d’Italia in questo paese svizzero e un’attività a conduzione famigliare: “Anche i miei figli, che ormai sono grandi, danno una mano, assaggiano e danno suggerimenti”.

Nella loro villetta la casa è al piano di sopra, mentre al piano terra c’è la gelateria con davanti orto e giardino: “Sono sempre alla ricerca di cose nuove e tra queste i clienti hanno apprezzato molto il gelato al basilico, che è  rinfrescante. Erano abituati alla vaniglia e al cioccolato, ma ora conoscono anche il fior di latte, che, sembra strano, ma non sapevano cosa fosse. Lo faccio col latte appena munto di una fattoria biologica qua vicino: per me sono fondamentali gli ingredienti di qualità, non mi accontento mai, ma cerco il meglio che si possa trovare, non solo qui, come i frutti del mio orto, ma anche facendo arrivare le nocciole dal Piemonte e i pistacchi dalla Sicilia, per esempio”.

E appunto nel suo orto – che è “baby friendly”, tanto che i bambini dei clienti vanno a giocarci, tra un cono e l’altro, con i conigli e le galline – si coltiva un po’ di tutto, come zucche e zucchine “ne ho fatto un gelato: con la pasta di mandorle era molto gustoso e sano”. E, naturalmente, gelati e dolci sono anche senza glutine.

E poi, trattandosi di un locale tipico italiano non manca il caffè, ma “ho intenzione di produrre anche la nostra focaccia genovese, magari entro qualche anno”. E che potrà fare assaggiare col cappuccino.

E di genovese c’è ancora qualcosa nella gelateria di Gabriella. Se si osservano le pareti, infatti, non possono sfuggire i quadri, un richiamo evidente a Lele Luzzati. “Sono opere di mia mamma Clara – spiega Gabriella – che, si ispira a lui. Prima le persone di qui non lo conoscevano, anzi, pensavano si trattasse di disegni fatti dai bambini, mentre oggi sanno chi è e mi chiedono se sono in vendita: mia mamma li fa anche su ordinazione”.

Insomma, c’è davvero un’anima ligure in questo locale nel cuore della svizzera tedesca, in cui, i clienti vengono perché “dicono che così riassaporano il gusto del gelato che hanno mangiato in Italia, durante le vacanze, e hanno sempre bei ricordi. E vogliono sentirmi parlare in italiano, perché è una lingua che a loro piace molto”.

Allora, se passate da Basilea e volete sentirvi un po’ come a casa, a Genova, andate ad assaggiare il gelato di Gabriella in  Hauptstrasse 36, ma non prima di marzo, perché la gelateria al momento è chiusa: “Apro dalla primavera all’autunno, perché gli svizzeri non hanno capito che si può mangiare tutto l’anno: devo ancora abituarli!”, scherza Gabriella.

 

Medea Garrone

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