Ieri sera, presso l'ex asilo "Monsignor Bertolotti" di Altare, si è tenuta l'assemblea pubblica per la costituzione del comitato per la riqualificazione delle aree Ex Savam. Storica vetreria altarese dismessa da molti anni che oltre ad occupare una vasta area del centro storico, versa in condizioni di degrado senza soluzioni a breve termine.
All'incontro hanno preso parte un centinaio di persone. Questa iniziativa viene dopo la petizione popolare (che verrà inviata alle autorità competenti) lanciata da un gruppo di cittadini. Secondo quanto riferito, sarebbero già circa 800 le firme raccolte dal giorno del lancio dell'istanza.
L'obiettivo del comitato è semplice. Promuovere gli interessi e i diritti dei cittadini in termini di decoro e salubrità urbana.
"Il vasto cespite immobiliare, che occupa gran parte del centro storico cittadino, è fatiscente e in stato di abbandono da oltre 25 anni. Nonostante i numerosi annunci promossi, quasi sempre in occasione delle elezioni amministrative locali e inerenti un sempre imminente inizio dei lavori di recupero, lo stato dei luoghi è andato via via peggiorando - si legge sulla petizione - A fronte di un progetto ambizioso della proprietà privata, più volte presentato e annunciato pubblicamente, ma mai attuato, si chiede un intervento delle pubbliche autorità, rammentando la necessità di avere certezze immediate e risultati a breve termine, auspicando che la pubblica amministrazione comunale assuma idonee garanzie in proposito, le quali vadano al di là delle semplici promesse non vincolanti di chi ha diritti (e doveri) sull'immobile".
Il comitato, indipendente, apolitico e apartitico e senza scopo di lucro, ha visto un'importante adesione da parte dei cittadini e delle associazioni. L'assemblea si è svolta in un clima di dibattito costruttivo e coscienza.
Oltre ad un progetto definitivo, nella petizione viene chiesto anche un intervento immediato. Una soluzione temporanea per per migliorare i 'prospetti' che si affacciano su via XXV Aprile e via Cesio: un'illuminazione “artistica" colorata di tutta l’arca e la posa sulle facciate e sui ponteggi di gigantografie su teli tensionati riproducenti i prospetti a progetto, come vengono in genere utilizzati per mascherare grandi interventi di ristrutturazione nei centri cittadini.