Una cartellonistica segnaletica di maggiori dimensioni ed un limite di velocità aumentato di 10 km/h. Queste le richieste giunte dalla cittadinanza di Toirano nel corso dell'assemblea pubblica tenutasi ieri sera nella sala consiliare "Arnaldi" dopo i vari botta e risposta tra maggioranza, minoranza e cittadini su social e quotidiani.
Che l'argomento fosse particolarmente sentito lo ha dimostrato la massiccia presenza di pubblico ed il gran numero di interventi, alcuni anche molto accorati.
Ad ascoltare le lamentele e le istanze della popolazione non solo l'amministrazione comunale, ma anche i rappresentanti della Provincia, proprietaria del velox, con la consigliera Isella ed il vicepresidente Bonasera, che hanno risposto ad un contraddittorio di cui faceva parte anche la minoranza consiliare decisamente battagliero e, in alcuni casi, preparato.
"L'autovelox non è fine a sé stesso, ma si realizzerà un sistema di sicurezza su tutto il tratto provinciale - ha affermato il sindaco Giuseppe De Fezza -. Non basterà senz'altro, ma non ci fermeremo qui".
"Il messaggio finale è rivolto alla salvaguardia della salute dei cittadini. Si è detto di tutto ma non che dobbiamo rispettare i limiti, perché anche una lieve disattenzione può causare un incidente, che soprattutto in un paese dove tutte le abitazioni sono a ridosso della strada come il nostro. Per essere tutti sereni dobbiamo fare in modo che venga rispettato il codice della strada, spero si esca da questa serata con uno spirito più sereno e disteso" ha chiarito il primo cittadino.
A prendere parola dal lato istituzionale è poi stata la consigliera alla viabilità Luana Isella, puntando il dito sui toni usati dall'opposizione toiranese: "Ovunque sia stato installato un velox ci sono state sollevazioni, qualunque fosse il limite previsto. Con alcune dichiarazioni sui giornali però avete legittimato in un certo senso i cittadini ad infrangere la legge. Bastava invitare tutti a rispettare il limite per boicottare l'installazione, andare a polemizzare parlando di ricorsi legittima alcuni comportamenti".
Affermazioni che non ha particolarmente gradito il consigliere Bianco. Quest'ultimo, pur ribadendo la necessità di avere strade sicure, ha messo in dubbio la gestione dell'intera vicenda.
Dal posizionamento del cavo, migliorato poi dalla Provincia su invito delle opposiziono, fino alla non ottimale segnaletica relativa al tutor, passando poi per la classificazione di "strada extraurbana secondaria tipo C". Questo l'oggetto delle critiche della minoranza, che poi accusa: "Ci sono state risposte evasive, l'amministrazione si è nascosta dietro alla Provincia parlando di questioni legate al nostro territorio comunale".
Critiche trasformatesi quindi in richieste, e se verso quella di una nuova segnaletica con cartelli più grandi l'apertura da parte delle istituzioni è stata velata ma quasi certa, meno possibiliste sono state verso la richiesta di innalzamento del limite di velocità a 60 km/h in sostituzione degli attuali 50.
"È l'osservatorio prefettizio che decide, non è una decisione di Comune o Provincia ma un discorso che dev'essere affrontato da più punti di vista - ha risposto Isella -. Dopo la riunione di martedì in Prefettura posso però dire che l'indirizzo è quello di abbassare i limiti e non di alzarli" come invece successo in un caso ad Albenga.
"Ho seri dubbi sull'innalzamento del limite. Mi riservo di svolgere delle analisi, invito tutti ad abituarsi a questa velocità, a cambiare cultura" ha quindi ribadito De Fezza.
Un ultimo dubbio ha poi stuzzicato la curiosità dei cittadini: perché il velox non si trova in territorio comunale in modo da poter riscuotere direttamente Toirano i fondi? "Da parte nostra nessuna intenzione di posizionare un velobox, unico strumento concesso in paese, in quanto si potrebbero elevare sanzioni solo con una pattuglia presente sul posto, e col personale del nostro comando di Polizia Municipale non possiamo permettercelo" ha risposto l'amministrazione.