Quasi 170 mila iscritti (un numero in continua crescita) accomunati dalla voglia di affrontare con soluzioni concrete la pressione fiscale. È questo il biglietto da visita del gruppo Facebook 'Partite Iva insieme per cambiare', iniziativa social che mira a unire in un'unica voce tutti i titolari di Partita Iva italiani. Lavoratori autonomi, imprenditori, commercianti e artigiani, pronti ad opporsi a quanto previsto nel 2020 per il loro settore dalla manovra finanziaria del governo.
Secondo un report di Unimpresa, nel nostro paese la pressione fiscale è più alta rispetto a tutte le altre nazioni europei con il carico fiscale che supera il 64% del fatturato. Numeri che complicano la vita dei commercianti, sempre più in difficoltà nel mantenere aperte le loro attività. Ed è per questo che Giuseppe Palmisano, titolare di un negozio al centro di Monopoli (provincia di Bari), ha deciso di dare vita al gruppo Facebook che ha sin da subito ottenuto un boom di consensi iniziato con la decisione di spegnere simbolicamente le insegne dei propri negozi per protestare contro una situazione per molti oramai non più sostenibile. L'idea partita dalla Puglia ha trovato consensi in tutta la penisola (anche la Liguria e la Provincia di Savona seguono con interesse gli sviluppi di questa protesta) e così ecco svilupparsi sui social un gruppo il cui direttivo ha stilato un decalogo di elementi da discutere durante le riunioni.
Dalla riduzione della spesa pubblica alla lotta alla burocrazia, senza dimenticare la riduzione del prelievo fiscale e contributivo e l’abolizione del pos obbligatorio: tanti i temi sul tavolo, con al vaglio iniziative per creare punti di riferimento del gruppo per ogni regione italiana. Le partite Iva d'Italia, dunque, non ci stanno e provano ad unirsi per cambiare lo scenario che li attende per l'anno appena cominciato.