Nei primi 15 giorni dell’anno il più elevato valore di PM10 nella città metropolitana è stato di 56.3 μg/m3, misurato il 2 gennaio in Lungomare Canepa, seguito dai 52 μg/m3 a Masone il 14 gennaio. Gli altri strumenti per le polveri sottili distribuiti sul territorio genovese sono sempre rimasti sotto il valore giornaliero di 50 μg/m3, che da norma non si può superare più di 35 volte in un anno. Lo si legge sul sito dell'Arpal.
Una situazione molto diversa rispetto a tante altre grandi città italiane, figlia delle particolari condizioni meteo climatiche di questo inizio anno, caratterizzato da forte alta pressione, assenza quasi totale di precipitazioni e in molti casi anche di ventilazione.
In Liguria sono soprattutto i versanti padani a risentire di questa situazione meteoclimatica, con sforamenti in particolare in val Bormida: a Cairo Montenotte sono stati 5 i giorni sopra il valore a Bivio Farina e Bragno, con un valore massimo di 85 μg/m3 misurato il 14 gennaio in Località Farina; 4 giorni sopra soglia in località Mazzucca, sempre a Cairo, 2 a Savona (Corso Ricci), Quiliano e Vado (Aurelia), 1 a Savona (Varaldo), Cengio e Vado (De Litta).
Un superamento a La Spezia (San Cipriano con 58 μg/m3) e uno a Imperia, finora valore più elevato in Liguria con 86 μg/m3: i dati, entrambi misurati il primo gennaio, sono ragionevolmente correlabili alle attività pirotecniche tipiche della festività.
Tutti i dati sono disponibili su Ambiente in Liguria, la banca dati del sito di Regione Liguria.
La rete di misura del PM10 è costituita da 25 campionatori installati in postazioni fisse o mobili, così distribuiti nelle 4 provincie: 9 a Genova, 5 a La Spezia, 10 a Savona e 1 a Imperia.
*In allegato, una panoramica completa con qualche approfondimento.