Una petizione popolare contro il degrado delle aree "Ex-Savam" nel centro storico di Altare. L'istanza diretta al sindaco Roberto Briano, al prefetto di Savona, al comando di polizia locale di Altare, alla stazione dei carabinieri di Altare, all'Asl 2 e alla soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio della Liguria, vuole segnalare la grave e ormai insostenibile situazione di disagio in cui versa tale zona.
Si legge nel testo della petizione: "Il vasto cespite immobiliare, che occupa gran parte del centro storico cittadino, è fatiscente e in stato di abbandono da oltre 25 anni. Nonostante i numerosi annunci promossi, quasi sempre in occasione delle elezioni amministrative locali e inerenti un sempre imminente inizio dei lavori di recupero, lo stato dei luoghi è andato via via peggiorando".
"Oltre allo sfregio del decoro pubblico, esistono problemi di salubrità, in quanto si annidano nell'area i topi, un fatto rilevante sotto il profilo igienico- sanitario. Non ultimo il rischio di crolli, che ha visto nel corso degli anni diversi interventi urgenti di demolizione di parti pericolanti che incombevano sul suolo pubblico. Inoltre, si aggiunge la presenza ormai decennale di ponteggi sul marciapiede di via XXV Aprile, che costringe i pedoni ad improvvidi attraversamenti sul lato opposto della strada, particolarmente pericolosi nelle ore notturne".
"A fronte di un progetto ambizioso della proprietà privata, più volte presentato e annunciato pubblicamente, ma mai attuato, si chiede un intervento delle pubbliche autorità, rammentando la necessità di avere certezze immediate e risultati a breve termine, auspicando che la pubblica amministrazione comunale assuma idonee garanzie in proposito, le quali vadano al di là delle semplici promesse non vincolanti di chi ha diritti (e doveri) sull'immobile".
"Peraltro pare che la nota carenza di parcheggi e di altre aree pubbliche possa trovare una valida opportunità impiegando una parte del sedime, rammentando i poteri che hanno in proposito gli enti pubblici".
"In ultimo si chiede un intervento immediato che imponga, con soluzioni sia pur temporanee, un doveroso miglioramento estetico dei prospetti che si affacciano su via XXV Aprile e via Cesio, ad esempio mediante: posa sulle facciate e sui ponteggi di gigantografie su teli tensionati riproducenti i prospetti a progetto, come vengono in genere utilizzati per mascherare grandi interventi di ristrutturazione nei centri cittadini; illuminazione “artistica" colorata di tutta l’arca. Affinché, malgrado tutto, venga mantenuto il decoro e la riconoscibilità di Altare quale paese abitato e non di città fantasma".
La petizione può essere firmata presso i seguenti esercizi commerciali di Altare: bar Franca (via Roma); bar Rosa (via Roma); bar Bruna (via Roma); bar Morgana (via Paleologo); bar della Stazione (via Matteotti); Alimentari Mara (via Roma); Alimentari Anna e Alice (via Paleologo); Alimentari Anna e Lucia (piazza del Consolato); Giornali da Simona (via Paleologo); Tabacchino Strabacco (via Roma).