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Attualità | 07 gennaio 2020, 18:55

Fondi per il maltempo, il grido d'allarme arriva da Quiliano. Sindaco Isetta: "Non abbiamo certezze sull'arrivo delle risorse" (FOTO e VIDEO)

Nella sala consiliare quilianese il convegno per fare il punto sui drammatici danni che hanno colpito il savonese lo scorso fine novembre

Fondi per il maltempo, il grido d'allarme arriva da Quiliano. Sindaco Isetta: "Non abbiamo certezze sull'arrivo delle risorse" (FOTO e VIDEO)

Un territorio flagellato dal maltempo e le risorse che da Roma tardano ad arrivare. I sindaci del savonese sono in ginocchio e molti hanno dovuto anticipare i fondi dal bilancio attendendo naturalmente dal Governo di poter recuperare almeno le somme urgenze investite.

In sala consiliare a Quiliano si è tenuto questo pomeriggio, organizzato dal sindaco Nicola Isetta, il convegno "Recuperare o abbandonare il nostro entroterra" ed è stato fatto il punto della situazione alla presenza dell'assessore regionale all'agricoltura Stefano Mai, il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri, i consiglieri Angelo Vaccarezza, Andrea Melis e Mauro Righello, l'Unione Industriali, la Camera di Commercio e i sindacati.

"Le prospettive ad oggi sono drammatiche per i territori del Comune di Quiliano, ma lo sono anche per i territori che hanno valenza più di carattere dell'entroterra - il commento di Nicola Isetta, sindaco di Quiliano - il Comune di Quiliano si è fatto carico di organizzare questa iniziativa e si è fatto carico anche per poter cercare di avere delle risposte concrete e tangibili su come poter intervenire. Noi abbiamo investito già più di un 1 milione di euro tralasciando parti di bilancio di attività che necessitavano già sul territorio, ad oggi non abbiamo ancora nessun elemento, nessuna certezza, se e quanto ci arriverà delle risorse e in quale modo possiamo utilizzarle. Credo che sia necessario è giusto che il tema delle strade comunali e delle vicinali di transito pubblico assuma una dimensione di interesse diverso e assuma anche una dimensione che metta insieme gli interessi delle comunità che ad oggi rischiano dunque di essere abbandonate a sé stesse: questo non è possibile perché l'entroterra è una risorsa fondamentale, non solo per la provincia di Savona, non solo per il Comune di Quiliano, ma credo una risorsa fondamentale per tutta la Liguria".

"Le idee sono innanzitutto di fare squadra - aggiunge il primo cittadino quilianese - di fare squadra facendo sì che il tema delle risorse in qualche modo venga ad interessare anche i Comuni come quelli che hanno dell'entroterra. Quindi, come prima cosa cercare di far sì che questo sia un tema che assuma la stessa dimensione, la stessa consapevolezza di interesse, come sono quelle dei ripascimenti, come sono quelle delle strade provinciali: se noi riusciamo a fare questo otteniamo già un risultato, se noi non riusciamo a fare questo rischiamo che sia un tema di secondo ordine e quindi che le risorse che arrivino, se arrivano, siano veramente quasi inconsistenti. Questo sarebbe drammatico per i territori dell'entroterra". 

"Il pagamento del bollo ai Comuni e non alla Regione e con i soldi ricavati destinarli per gli interventi sul territorio? Noi vediamo che per i ripascimenti sono state trovate soluzioni diverse, che in qualche modo cercano di finanziare. Chiediamo alla Regione e allo Stato che non solo ci dia delle risorse, ma ci dia anche degli strumenti per poter finanziare e autogovernarci: questa può essere una soluzione, come ce ne sono delle altre. L'importante è far sì che questo tema assume la dimensione di carattere provinciale, regionale e nazionale perché questa è la necessità che abbiamo come comuni dell'entroterra: vogliamo far sentire questa voce e far valere la forza di un gruppo che è una realtà fondamentale di questa regione" ha chiosato infine Isetta.

"Queste sono sicuramente iniziative di Comuni che sono allo stremo e che stanno spendendo ogni singola energia, ogni fondo che hanno bilancio per poter risanare la situazione - le parole dell'assessore regionale Stefano Mai - purtroppo questa Liguria è stata flagellata nell'ultimo periodo, sia a fine ottobre che a fine novembre: abbiamo una conta dei danni, parlando solamente in somme urgenze, che è intorno ai 110/120 milioni di euro". 

"I sindaci hanno fatto le somme urgenze - prosegue Mai - hanno fatto i lavori per ripristinare la normalità della vita della popolazione e sulla scorta di promesse che sono arrivate dal governo, che erano quelle sul fatto che sarebbero state coperte tutte le somme urgenze ossia sarebbero stati erogati, come da sempre avviene, tutti i fondi che i Comuni hanno speso per fare questi lavori in somma urgenza. Purtroppo non siamo arrivati neanche al 50% di queste risorse, questo crea un enorme problema ulteriore: quindi oltre ai 500 milioni di euro di danni al patrimonio pubblico, abbiamo questi 120 milioni di euro che Comuni e Provincia in gran parte hanno già speso e che sono senza copertura economica. Quindi pensiamo anche ad un danno per le imprese che hanno fatto questi lavori". 

"Noi oggi cerchiamo un momento di confronto per capire dove vogliamo andare, che cosa possiamo fare anche come Regione Liguria, quali sono gli strumenti che possiamo mettere disposizione al di là delle risorse che possono essere garantite dal Governo. Però sicuramente bisognerà ragionare non più sulle urgenze, sulle somme urgenze, sulle criticità, ma bisognerà ragionare su un piano di manutenzione ordinaria del territorio" ha infine concluso l'assessore regionale.

All'iniziativa, in una sala consiliare gremita, hanno partecipato anche i sindaci di Stella, Bormida, Osiglia, Testico, Rialto e gli assessori comunali di Savona Maria Zunato e Pietro Santi.

Intanto il prossimo lunedì 13 gennaio alle ore 11 presso la sala consiglio del Comune di Alassio, il Consiglio si riunirà con un ordine del giorno monotematico sulle Infrastrutture della Riviera di Ponente e della Liguria, con oggetto in particolare la sicurezza e la qualità dei servizi offerti.

Luciano Parodi

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