Finalese - 02 gennaio 2020, 12:21

Il successo del concerto di Capodanno a Finalborgo fa discutere: "Si è trasformato in un evento a porte chiuse"

Spettatori senza posto, la polemica sui social. L'assessore Casanova però specifica: "Non volevamo chiudere fuori nessuno, questioni di riscaldamento e di sicurezza"

Erano davvero tanti i presenti ieri al concerto di Capodanno dell'orchestra Bartolomeo Bruni organizzato ieri nell'Auditorium del complesso di Santa Caterina a Finalborgo. Un successo di pubblico tanto importante da trasformarsi in un “caso”.

Non tutti gli amanti della tradizione musicale classica, o anche i semplici curiosi, sono riusciti infatti a godere dello spettacolo dal vivo senza doversi “accontentare” dei più blasonati concerti di Vienna o Venezia trasmessi in televisione.

La coda ha cominciato infatti a crearsi con largo anticipo sull'inizio dell'evento, intorno alle 9.30. Chi invece non è stato altrettanto puntuale ha trovato le porte della sala chiuse, dovendo così rinunciare a malincuore ad un inizio di anno con la musica dal vivo.

Un malumore diffusosi poi sui social network. A rispondere al “mugugno” è stato a nostri microfoni l'assessore Claudio Casanova: “La gente può lecitamente lamentarsi, nessuno voleva chiudere fuori qualcuno e sicuramente l'evento non era a porte chiuse. E' stata una situazione dovuta a cause ben precise”.

“Innanzitutto è stato un problema legato al riscaldamento - chiarisce Casanova -. Le porte erano aperte dalle 10.45, dopodichè siamo stati costretti a chiuderle per non disperdere il calore, visto che il funzionamente dei rumorosi macchinari per il riscaldamento e l'esecuzione dell'orchestra erano incompatibili. Dopodichè sappiamo bene come l'Auditorium abbia una capienza massima da rispettare, la quale è stata raggiunta in pochissimi istanti dall'apertura dei portoni”.

La soluzione paventata dagli avventori delusi è stata quella di posizionare all'esterno delle casse con cui diffondere anche nella piazza circostante la sala la musica. Una soluzione vagliata dall'amministrazione ma accantonata: “Non è una cosa a cui non avevamo pensato, anzi era già stato fatto in passato disponendo pure uno schermo con le immagini provenienti dall'interno. Abbiamo notato che però è un'iniziativa per la quale bisogna che si verifichino le condizioni meteo giuste, difficile pensare che in una giornata fredda come ieri avrebbe riscontrato grande successo con persone ferme a lungo sul posto”.

Restano così il successo e le polemiche all'indomani del concerto, con la speranza che il prossimo anno il sole e le temperature possano aiutare ad ampliare la platea.

Mattia Pastorino