La passerella ciclopedonale del Priamar a Savona, inaugurata l’anno scorso, ha per la Protezione Animali savonese un difetto da correggere; lunghi tratti dei parapetti sono infatti stati costruiti in vetro trasparente, contro i quali vanno a “sbattere“ volatili di diverse specie che vivono o transitano attorno alla fortezza.
E’ stato calcolato che gli impatti contro vetrate trasparenti o riflettenti di edifici, ponti, barriere fonoassorbenti, producono nel mondo oltre duecentomila vittime all’anno tra la fauna selvatica in volo; non fa eccezione la provincia di Savona dove annualmente, oltre a più di 200 animali morti, i volontari dell’Enpa ne soccorrono circa 30 feriti per tali cause.
Già poco dopo l’installazione della passerella sono iniziate le segnalazioni di volatili finiti a terra, spesso morti; a farne le spese sono stati passeri, rondoni, rapaci, pettirossi e più comuni storni, gabbiani reali e colombi, come l’ultimo recentemente soccorso con una vasta ferita al becco; l’Enpa ha quindi scritto al Comune proponendo una serie di soluzioni ad impatto minimo con il panorama; mentre l’applicazione di sagome di uccelli riduce di poco la frequenza degli scontri, ha invece suggerito l’applicazione di pellicole con disegni geometrici (punti, linee o reticoli fitti), o pitturazioni simili a mezzo di maschere, che si sono rivelati di migliore efficacia; o semplicemente usare vernici opacizzanti oppure affidare ad artisti di strada il compito di dipingere le superfici vetrate con le loro opere.
Situazioni simili si stanno verificando contro le barriere antirumore sulla superstrada Savona-Vado, in territorio del comune di Vado Ligure lungo i cavalcavia delle vie Griffi, Piemonte e Ferraris ed in via Lombardia a Pietra Ligure; ed i due Comuni hanno accolto la proposta dell’Enpa, inserendo nei rispettivi progetti di ristrutturazione delle strade anche gli interventi di modifica dei pannelli fonoassorbenti.