Intervenire il prima possibile, prima che si verifichi un'altra mareggiata e che quindi vengano ulteriormente messi a rischio dalla forza della natura i manufatti già flagellati dal maltempo dello scorso fine settimana.
E' questo l'obbiettivo comune scaturito da una serie di incontri avvenuti ieri a Finale, tra il municipio ed il centro storico, fronte mare, di Varigotti. Protagonista la giunta comunale e diversi esponenti politici, e non solo, di ogni istituzione, locale e nazionale.
La situazione che si è presentata ieri agli occhi degli amministratori e dei tanti curiosi attratti dal cambiamento di volto che la mareggiata di domenica ha portato a Varigotti, dai tratti di spiaggia più a ponente fino al vuoto sempre più consistente creatosi al di sotto della sede stradale sull'Aurelia all'altezza de La Fiorita, è apparsa critica anche ad oggi meno esperti.
Imponenti le dimensioni del cratere formato dall'erosione delle onde sulla statale, così come imponente è la quantità di sabbia che il moto ondoso ha spostato sul litorale finalese. Nel centro la situazione più grave. Terrazzini letteralmente abbattuti, camminamenti crollati, marciapiedi prima a livello della spiaggia ed ora sospesi nel vuoto, con i sottoservizi quali le fognature completamente scoperti a ponente e di nuovo affossati spostandosi verso levante, dove appena un mese prima il mare aveva sollevato e rotto le tubature sulle quali gli operai del Consorzio di depurazione delle acque stavano effettuando i lavori di ripristino.
Il tutto mettendo a rischio le abitazioni, le più a rischio evacuate dopo l'ordinanza di sgombero emessa dal sindaco Frascherelli nell'immediato. Ora il mare si sta ritirando lasciando spazio alla conta dei danni ed allo studio delle opere da mettere in atto, come quella di una scogliera artificiale a difesa delle case da posizionare "il prima possibile, intendendo dopo aver raccolto i massi appropriati, per evitare che continui l'erosione delle fondamenta" come afferma il vicesindaco Andrea Guzzi.
Nella giornata di ieri infatti avviati i primi contatti ed i tavoli di confronto con riunioni e sopralluoghi. A cominciare dal mattino, con l'arrivo a Finale del consigliere regionale Angelo Vaccarezza in rappresentanza del presidente Toti e dell'assessore alla Protezione Civile Giampedrone. Un tavolo tecnico attraverso il quale, insieme all'ingegnere Gaggero, si è si è ragionato sul da farsi predisponendo la somma urgenza che si metterà in atto.
Nel pomeriggio si è proseguito poi con il sopralluogo del senatore Ripamonti, il quale ha voluto valutare di persona la situazione di Varigotti. L'intenzione del leghista, come quella del consigliere regionale del PD Mauro Righello è quella di intercedere presso il Parlamento "per poter smuovere anche a livello nazionale l'attenzione sulla Liguria e su Varigotti, come giustamente merita" afferma sempre Guzzi.
La situazione dell'Aurelia è stata analizzata anche dal prefetto Antonino Cananà. Le prime impressioni non sono risultate ottimistiche, con l'invito ad Anas ad intervenire il prima possibile.
“Il Comune - conclude Guzzi - a parte la somma urgenza che verrà attivata nei prossimi giorni e della quale non conosciamo ancora l'entità in quanto l'ingegner Gaggero presenterà l'intervento tra oggi ed i prossimi giorni, provvederà a chiedere i fondi alla Regione per un ripascimento strutturale che un primo progetto preliminare nelle nostre mani stima in 4,5 milioni di euro”.