"Un intero apparato politico-economico celebra oggi il felice compimento del suo progetto: Autorità Portuale diventa titolare di una moderna struttura, Maersk l’avrà in concessione per 50 anni a canone modestissimo, Fincosit ha ottenuto un lavoro da 300 milioni di euro, le aziende specializzate in movimentazione terra hanno lavorato alla grande, il Sindaco di Vado può vantarsi di aver dato l’ultima spinta, ad oggi i nuovi occupati assunti a tempo indeterminato sul terminal sono circa 50".
Commenta così la lista "Vivere Vado" i prossimi passi che vedranno protagonista il porto di Vado : "Noi non partecipiamo alla festa né gufiamo contro l’opera, ma rivendichiamo di averne contrastato con forza la realizzazione, condividendo le istanze di tante piccole comunità attive contro progetti sovradimensionati, che distruggono un territorio in nome di uno sviluppo indirizzato al profitto di pochi".
Commentano dalla lista con un comunicato stampa: "Noi non lo dimentichiamo. Non dimentichiamo il terrapieno al posto dei pali, i 5 milioni di metri cubi di terra versati in mare e la circolazione dell'acqua compromessa, la drastica riduzione dei posti di lavoro, la viabilità ancora sulla carta, le insufficienti misure di contenimento dell'inquinamento: una lunga storia di compromessi e bugie, diritti negati, irregolarità commesse, strumentalizzazione spregiudicata della crisi economica con il ricatto occupazionale. Il futuro di Vado sarà pesantemente condizionato da tutto ciò".
"Esistono margini di manovra?" si chiedono dal Comitato. "Nel migliore dei casi, cioè se l'opera funzionerà e movimenterà i container previsti, abbiamo davanti nuove sfide perché l'esperienza ci ha insegnato che gli obiettivi di mitigazione ancora sulla carta non saranno onorati se cittadini combattivi non li conquisteranno, con un lavoro di presenza attiva nella società e nelle sedi istituzionali. Senza questo impegno le generazioni a venire abiteranno i luoghi desolati che queste storie lasciano sempre dietro di sé" conclude la nota.