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Attualità | 05 dicembre 2019, 13:42

Da Borghetto a Noli nasce la nuova "Carta dei Servizi" (FOTO e VIDEO)

Il Distretto n. 5, che coinvolge 16 Comuni per 54mila abitanti complessivi, ha assegnato l'incarico al dottor Stefano Padovano

Da Borghetto a Noli nasce la nuova "Carta dei Servizi" (FOTO e VIDEO)

Si è svolta nella tarda mattinata di oggi, nel palazzo comunale di Finale Ligure, una importante riunione del Distretto Sociale n. 5 Finalese. I 16 Comuni che ne fanno parte, infatti, stanno tracciando le basi per produrre una nuova "Carta dei Servizi".

Il Distretto si articola, lo ricordiamo in 3 ambiti, facenti capo ai tre principali Comuni di Loano, Pietra Ligure e Finale Ligure. L’ambito 20 (Loano capofila), comprende Borghetto Santo Spirito, Boissano, Toirano e Balestrino; il 21 (Pietra capofila) comprende Borgio Verezzi, Giustenice, Magliolo e Tovo San Giacomo; infine il 22 (Finale capofila) comprende Calice Ligure, Noli, Orco Feglino, Rialto e Vezzi Portio.

La procedura di sviluppo della Carta dei Servizi sarà lunga e articolata e si protrarrà per circa 8 mesi: la ricerca è partita a inizio novembre con l’obiettivo di terminare attorno alla prima metà del 2020.

L’incarico è stato assegnato al dottor Stefano Padovano, criminologo, curatore scientifico dell’Osservatorio sulla sicurezza urbana e la criminalità organizzata presso la Scuola di Scienze Sociali di Unige (l’Università di Genova).

Padovano ha pubblicato numerosi saggi dedicati a varie tipologie di emergenze sociali nella nostra provincia e, più ad ampio respiro, nella nostra regione. Tra i più recenti in ordine di tempo ricordiamo: “Uno Sprar in Liguria. Strumenti per la gestione di un servizio per richiedenti asilo” e “Strategica Albenga”.

Ma ovviamente non di sola criminalità, si occuperà la Carta: quello infatti è soltanto uno dei molteplici tasselli all’interno di un mosaico di ben più ampio respiro.

Stiamo parlando di un bacino di utenza importante (ben sedici comuni, come dicevamo all’inizio) per complessivi circa 54mila abitanti. Un dato in calo rispetto a un decennio fa, quando erano quasi esattamente diecimila in più. Un territorio complesso, che nel tempo ha visto prima uno spopolamento dell’entroterra verso la costa e in anni recenti il fenomeno opposto, soprattutto da parte delle giovani coppie che puntavano ai comuni più interni per il costo delle case (affitti e vendite) più contenuto.

Giovani coppie, ma anche terza età, visto che la Liguria è tra le regioni più “vecchie” per età media al mondo (seconda solo ad alcune aree rurali del Giappone). Quindi le esigenze dei “capelli d’argento” saranno tra i più importanti nodi da sciogliere per la Carta dei Servizi. Ma si parlerà anche di emergenze abitative, di disabilità, di prevenzione del disagio minorile con particolare attenzione soprattutto ai percorsi di affiancamento della fascia cosiddetta “non imputabile” (11-14 anni), di microcriminalità, di violenza di genere.

Spiega il dottor Padovano: “Proprio dal punto di vista della violenza di genere e dello stalking la Liguria si pone come Regione all’avanguardia, avendo già legiferato in merito fin dal 2007”.

Per quanto riguarda lo svolgimento delle operazioni, spiega ancora Padovano: “Sarà una mole di lavoro non indifferente: oltre 40 interviste per confrontare le esigenze dei sindaci, degli assessori preposti, degli operatori nel settore dei servizi sociali. E circa una decina di focus group con i quali ci si confronterà con i Centri di Salute Mentale, i SerT (Servizi Tossicodipendenze), la rete di realtà che operano nel volontariato (anche raggruppate in Consulte, laddove presenti) e non certo ultima la Polizia Locale, che soprattutto negli ultimi anni si è resa protagonista di un grande lavoro di monitoraggio e prevenzione sul territorio”.

Spiega Isabella Cerisola, dirigente settore servizi sociali e segretario generale finalese: "Stiamo parlando di realtà che cambiano a una velocità un tempo impensabile. Una carta dei servizi diventa obsoleta in breve tempo. Ci è sembrato necessario indirizzarci verso una programmazione volta a leggere l'esistente. Oltre alla direzione scientifica collaboreremo con la cooperativa Il Sestante per questo progetto".

Maurizio Modenesi, dal 1 gennaio direttore sanitario della Asl 2: "Sono un geriatra e sono abituato a ragionare in termini epidemiologici. Questa indagine è eccellente ed è fondamentale in una provincia come quella di Savona, la più 'anziana' in Liguria". Conclude poi Modenesi: "La nostra collaborazione con il distretto è ottima".

Il sindaco Ugo Frascherelli definisce l'organizzazione sociale finalese "di tipo scandinavo". Parole condivise dall'assessore alle Politiche Sociali Clara Brichetto e dal professor Padovano, il quale commenta: "Un distretto che eccelle. Questo il titolo che darei alla Carta dei Servizi".

Il frutto di questo grande lavoro di ricerca culminerà in un volume stampato esaustivo del quadro sociale del Distretto.

Conclude la rassegna di interventi Marino Lagorio, del consorzio Il Sestante: "Abbiamo una esperienza più che ventennale sul territorio. Personalmente sono già stato referente per le politiche giovanili in Regione, sul territorio non si deve mai dare per scontato nulla in merito di problematiche e di come affrontarle. Ascoltare chi vive il territorio aiuta a sviluppare risposte innovative e fare sempre meglio".

Alberto Sgarlato

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