Nessun ammortizzatore sociale per gli 80 lavoratori di Funivie e un tavolo di incontro con la Regione e il Ministero che deve essere convocato al più presto. Questa mattina si è svolto un incontro tra l'azienda e i sindacati per discutere dell'attuale difficile situazione (si è parlato anche dei danni provocati dal maltempo) che si sta verificando ed è stato confermato il fermo per 9-12 mesi.
"I lavoratori di Funivie non hanno ammortizzatori sociali, esiste un fondo di sostegno attivato da poco che potrà bastare al massimo un mese" spiega preoccupato Fabrizio Castellani, segretario Filt CGIL.
Sarà comunque sempre presente un presidio minimo quantificato in un quarto del personale che a turno sarà sempre impiegato. Ma entro dicembre-gennaio (diversi lavoratori stanno smaltendo le ferie) deve essere fissato il tavolo di lavoro per mettere in campo tutte le iniziative possibili per gli ammortizzatori sociali.
"È necessario che la regione faccia una scelta politica precisa per mettere in campo risorse economiche pubbliche. Ci sono oltre 15 milioni di euro sul decreto Genova non ancora utilizzate sugli ammortizzatori sociali per dare un sostegno economico ai lavoratori di Funivie fino al ripristino dell'infrastruttura. Inoltre fondamentale che il ministero competente dica una volta per tutte cosa intende fare dell'infrastruttura se intende investire x ripristinare il tutto. Senza questa infrastrutture saranno 30mila all'anno i camion che transiteranno tra Savona e Cairo per il trasporto delle rinfuse" specifica il segretario generale della Cigl Savona Andrea Pasa.