"Ci risiamo. Allerta meteo arancione ed il Comune di Savona chiude automaticamente tutte le scuole. Ormai è diventata la prassi. C’è allerta? Bene, studenti a casa. E’ veramente questa la soluzione per garantire la sicurezza dei cittadini? Onestamente noi genitori ne dubitiamo molto". Il direttivo del Comitato Genitori Savona punta il dito contro il sindaco Ilaria Caprioglio e la chiusura dei plessi scolastici, diventata una prassi quando viene emanata dall'Arpal l'allerta arancione.
"Se può avere un senso chiudere le scuole superiori che hanno un bacino di utenza provinciale, stessa cosa a nostro avviso non si può certo dire per infanzia, primaria e secondaria di primo grado dove gli alunni sono nel 99% dei casi residenti in zona.
Molti di questi bambini poi devono comunque uscire di casa per raggiungere nonni o baby sitter visto che i genitori devono recarsi al lavoro. Per quei pochi che vivono fuori zona esiste sempre la misura di autoprotezione del buon senso a saltare per un giorno le lezioni se proprio indispensabile" continua il Comitato Genitori.
"Chiediamo al Sindaco di affrontare diversamente la problematica dell’allerta arancione, di fare un distinguo tra scuole in zone a rischio e scuole che invece si trovano in luoghi che non destano preoccupazioni. Crediamo che qualcosa si possa fare visto che adesso nelle ordinanze di chiusura si fa distinzione tra impianti sportivi pubblici e privati. Evidentemente ci si è accorti che qualcosa non andava. Dubitiamo fortemente che si sia pensato solo all’aspetto del danno economico per le palestre private rispetto alla sicurezza. Purtroppo certi eventi meteo non sono più un fatto eccezionale, gli esperti dicono che accadranno sempre più frequentemente e questo obbliga ad un ripensamento della gestione delle allerte che non paralizzi la città" concludono.