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Attualità | 26 novembre 2019, 15:30

Situazione autostrade, il presidente Toti al Governo: "Serve piano straordinario sulla tratta ligure monitorato da advisor esterno"

La giunta regionale inoltre ha chiesto la totale gratuità delle autostrade liguri e l’apertura dei caselli fino alla fine dell’emergenza

Situazione autostrade, il presidente Toti al Governo: "Serve piano straordinario sulla tratta ligure monitorato da advisor esterno"

Un piano straordinario di interventi sulla tratta autostradale ligure, certificato da una società terza individuata da Regione Liguria e pagata da ASPI per conoscere realmente la situazione; la totale gratuità delle autostrade liguri e l’apertura dei caselli, fino alla fine dell’emergenza; un piano straordinario per il recupero della viabilità secondaria da effettuarsi con la struttura commissariale che faccia capo a Regione Liguria e finanziato con fondi governativi che si va ad aggiungere alla richiesta già inviata di estensione dello stato di emergenza, conseguente all’ultima allerta rossa,  che comprenda le somme urgenze, le spese sanitarie e i danni ai privati. E poi treni aggiuntivi per garantire la mobilità di pendolari e studenti della Val Bormida.

Sono queste le prime misure assunte oggi dalla Giunta regionale, riunita straordinariamente dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, dopo la chiusura della A26, decisa ieri da Autostrade tra lo svincolo di Masone e l’allacciamento con l’A10 a Genova, riaperta a una corsia per ogni senso di marcia, questa mattina alle 10.30 su richiesta della ministra alle Infrastrutture Paola De Micheli, dopo una riunione con Aspi.

Il presidente ha inviato immediatamente una lettera al Governo per sottolineare la gravità della situazione che si è venuta a determinare in Liguria. Una regione che risulta isolata e che, come ha sottolineato  Toti, “è ritornata agli anni ‘30”.

“Mi aspetto una risposta positiva dal Ministero delle Infrastrutture, già nelle prossime ore, o e anche da ASPI perché non è possibile che a pagare siano i liguri”. 

Da un lato dunque la Giunta regionale chiede sicurezza per gli utenti del tratto autostradale e garanzie e dall’altro l’intervento del Governo sul fronte finanziario per il potenziamento dei trasporti e della sanità.

“Un viadotto chiuso alla sera e riaperto alla mattina dà l’idea di una nave senza nocchiero – ha detto Toti - E’ evidente e giustificabile  la preoccupazione dei cittadini del territorio. Tenendo conto che il Ministero delle Infrastrutture non ha mai risposto alle numerose lettere che avevamo inviato circa le ispezioni effettuate e l’ammaloramento dei viadotti. Preoccupa infatti che il MIT nei suoi report non avesse mai fatto cenno ai due viadotti considerati a rischio, il Fado Nord e il Pecetti sud, che hanno determinato la decisione di chiudere la A 26”.

“L’emergenza di due autostrade – ha continuato Toti – insiste proprio su un territorio dove anche le strade statali e provinciali sono gravemente lesionate e anche se la statale 29 per Cairo è stata riaperta, il lavoro da fare è ancora lungo”.

Priorità del governatore tutelare i cittadini liguri. “Per questo ho chiesto espressamente un advisor libero e esterno rispetto al Mit e a Società Autostrade  – ha detto Toti – Inoltre m i aspetto dal Governo un decreto ad hoc con piano straordinario di interventi sulle infrastrutture”. Toti parla di “un’unità di missione che possa far capo a Regione Liguria, adeguatamente finanziata in grado di intervenire grazie a poteri straordinari di protezione civile allargati su tutta la viabilità secondaria della regione”.

Intanto nel capoluogo ligure già stamani, si stima in 50 minuti il ritardo dei TIR per raggiungere Genova, tenendo conto che molti non sono neppure partiti e altri sono stoccati in aree apposite e hanno rinunciato alle corse e il calo del traffico è stato valutato del 30%.  Tenendo conto che questo dovrebbe essere un periodo in cui i traffici crescono, anche per via del Natale, il danno sarebbe già enorme.

“Mi auguro – ha concluso Toti -  di avere qui il Governo nel più breve tempo possibile,  per avere risposte sul piano straordinario dei viadotti e sulla mobilità secondaria con i fondi necessari”. Già da oggi tutti gli assessori della giunta regionale sono al lavoro per la prima stima dei danni economici al tessuto produttivo, colpito sia dal maltempo che dal crollo del viadotto e dalla interruzione della viabilità sulla A6”.

Comunicato stampa

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