Il passo di Cadibona chiuso all’altezza del Maschio, l’autostrada A6 Savona-Torino bloccata in entrambi i sensi di marcia, quello verso nord per un crollo e quello verso sud per accertamenti, altre strade minori (ad esempio quella dei Tecci ad Altare) soggette a movimenti franosi.
Il quadro che si profila è quello di una Val Bormida preoccupantemente isolata dal resto della provincia, in modo particolare dal capoluogo, che tra le altre cose è sede di un importante ospedale.
Il pensiero alle problematiche legate alla sanità è immediato. Spiega a tal proposito Paolo Ardenti, vicecapogruppo della Lega in consiglio regionale e rappresentante della II Commissione Salute e Sicurezza Sociale: “Abbiamo già provveduto ad aggiungere una seconda automedica con medico a Carcare e quindi l’auto medica di Cairo rimane in ospedale per emergenze anche interne. Abbiamo messo anche un’automedica in più a Savona.
Per quanto riguarda i ricoverati a Cairo Montenotte, dei loro pasti si occuperà la mensa di Italiana Coke.
Inoltre l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale è in contatto con il Piemonte per garantire le esigenze sanitarie principali, a tal proposito gli ex 118 (oggi NUE) ligure e piemontese sono già attivati per le urgenze.
Ad ora nessun problema di scopertura turni notturna ne a Cairo ne a Savona. Domani mattina qualche criticità di dipendenti che da Cairo dovevano prendere servizio a Savona ma utilizzeremo il solito sistema di sostituzione turni.
Per tutte quelle altre necessità tipo dialisi, chemioterapia e altri trattamenti a cadenza regolare per i quali i valbormidesi devono spostarsi verso il San Paolo di Savona o il Santa Corona di Pietra Ligure, entro sera se necessario attueremo con il Piemonte quanto necessario”.