Il Progetto Doppiavela Solidale si basa sul pensare alla vela non solo come un’attività di svago e divertimento, ma anche come supporto educativo, da inserire in progetti socializzanti, coinvolgendo persone con diversi bisogni che vanno dalla riabilitazione fisica a quella psichica e sociale.
Un’esperienza che porta ad un consolidamento del sé e ad un miglioramento della propria consapevolezza fisica e mentale. Proprio per questo il metodo viene utilizzato in gruppi di ragazzi spesso definiti “difficili” in cui trova il suo inserimento nell’ambito formativo: su di una barca a vela tutti hanno un ruolo e delle competenze, tutti hanno un obiettivo comune, vigono delle regole, è presente un leader, la comunicazione è diretta, le decisioni devono essere veloci e condivise dall’equipaggio, che deve muoversi in sintonia con la barca e con il suo comandante. Qui i conflitti diventano aperti e privi di spazio per una decantazione e hanno, invece, la necessità di un chiarimento e di una soluzione immediata.
Il Progetto su scala nazionale nasce nel 2007 da gruppo di appartenenti alla Polizia di Stato appassionati di vela collegati attraverso il Portale Doppiavela, che condividono l’esigenza di impegnarsi in un’attività sociale che permetta di rendere effettivo lo spirito della Polizia di Stato di essere “Vicini alla gente”. Consapevoli dell’alta potenzialità formativa della pratica velica, della capacità di creare spirito di squadra e di fornire obiettivi da raggiungere attraverso un’attività sana, il gruppo ha deciso di rivolgere il proprio impegno di volontariato cercando di coinvolgere adolescenti affidati a servizi sociali o inseriti in percorsi di “recupero”, coniugando la possibilità di fornire uno strumento per una crescita personale all’esigenza di riuscire a trasmettere una idea di “Istituzione” come è la Polizia di Stato, che sia considerata non solo per la sua veste “repressiva” ma anche e soprattutto di vicinanza e aiuto sociale, il tutto in un contesto al contempo ricreativo, sportivo e formativo.
Il Progetto Doppiavela Solidale a Savona promuove la passione per il mare attraverso una esperienza di vela, seguita da una figura istituzionale dello “skipper poliziotto” Stefano Rattazzi , che incide anche sull’aspetto della sensibilizzazione al senso civico e al rispetto della legge e dell’autorità, cardine fondamentale per la crescita del concetto di legalità nei giovani e dalla figura dell’educatore professionale Fabio Musso che aggiunge la sua competenza sulla gestione dei conflitti e delle dinamiche relazionali.
Il Progetto ha come principale riferimento il Servizio Sociale Minori del Dipartimento Giustizia Minorile, che individua ed inserisce nel progetto Doppiavela di ragazzi sottoposti a provvedimenti da parte dell’Autorità Giudiziaria Minorile; Le attività del Doppiavela Solidale rappresentano una risorsa utile ed efficace a favore della progettualità educativa e di recupero, prerogativa del Servizio Sociale Minori e sono inserite come attività che compongono il percorso di Messa alla Prova.
Il Progetto Doppiavela Solidale attivo fin dal 2008 a Savona ha intrapreso dal 2018, attraverso le partnership con Solida Società Cooperativa Sociale Onlus e Assonautica Savona, un nuovo corso di attività rappresentato dalla grande risorsa di disporre di una barca a vela messa a disposizione dalla Cooperativa Solida.
Questo permette al Progetto di associare alle consuete e consolidate attività legate all’apprendimento delle tecniche di navigazione e della promozione della marineria, l’azione dalla grande valenza formativa ed educativa del “prendersi cura” della imbarcazione attraverso attività di manutenzione ordinaria e straordinaria.
La barca a nostra disposizione è attualmente ricoverata presso un cantiere a Savona ed è soggetta a lavori di manutenzione allo scafo e alla coperta, lavori che hanno svolto e stanno svolgendo i ragazzi coinvolti nel progetto, sviluppando diverse manualità e alimentando il concetto di cura.
Nel mese di dicembre 2018, dopo un significativo percorso comune tra i soggetti coinvolti, si è proceduto all’attivazione di tre percorsi formativi da parte dell’Ufficio di Servizio Sociale Minori (USSM) del Tribunale dei Minori di Genova. Con i ragazzi segnalati dall’USSM si è iniziato ad effettuare incontri preliminari in aula per presentare il progetto, consolidare la conoscenza e la coesione del gruppo e instaurare la relazione con le figure cardine dell’educatore e dell’agente di polizia.
Da gennaio 2019 i ragazzi inseriti nel Progetto, per i quali sono state attivate le necessarie coperture assicurative, hanno cominciato fattivamente ad intervenire sull’imbarcazione con l’obiettivo di finire i lavori prefissati per alare la barca al più presto.
Nel mese di marzo 2019 gli assistenti sociali dell’USSM hanno condiviso con i referenti del progetto un ulteriore coinvolgimento di tre ragazzi che hanno iniziato il proprio percorso con il mese di aprile.
Ad oggi la barca prosegue nei lavori di manutenzione straordinaria. Il piano lavori prevede la conclusione dell’intervento entro l’anno per dare via alla seconda fase formativa relativa all’apprendimento delle tecniche di navigazione e di manutenzione ordinaria. Non poca importanza ricopre la ricerca di fondi necessari all’acquisto dei materiali per i lavori. Assonautica, a cui va molto del merito della riuscita del progetto, ha contribuito economicamente e si è impegnata a riservare al progetto l’indispensabile posto barca per proseguire con le attività. Si ringrazia anche Infineum per il gentile contributo economico ma soprattutto per aver condiviso gli obiettivi educativi del progetto.
Nel contempo l’equipaggio del Doppiavela Solidale ha partecipato nel mese di giugno alla Veleggiata dei Muscoli a Fezzano (SP). I ragazzi hanno potuto provare attraverso i due trasferimenti e la regata cosa significa andare per mare. Il risultato sportivo della regata, seppur di rilievo, è secondario al coinvolgimento fattivo, adeguato e convinto dei ragazzi coinvolti e all’esperienza da loro provata.
I risultati educativi che si evincono dal grande coinvolgimento dei ragazzi e i conseguenti risultati positivi sul loro percorso giudiziario sono la più grande ricompensa per l’impegno profuso e regalano ai promotori del progetto la più significativa sensazione di essere sulla giusta rotta.