Una manifestazione dai toni pacati, ma decisi. Può essere questa la sintesi de "I bambini non si toccano", evento svoltosi nel tardo pomeriggio odierno a Pietra Ligure. L'appuntamento ha visto la presenza in Piazza Vecchia del presidente nazionale del movimento Più Italia, Fabrizio Pignalberi, che ai nostri microfoni ha svelato i motivi che hanno portato all'organizzazione di tale incontro:
"Siamo qui per dire che i bambini non si toccano ma anche per dire il modo in cui operano per togliere questi bambini, che è assurdo - ha dichiarato Pignalberi - noi siamo a Pietra Ligure per questa sospetta sottrazione illecita, di cui possiamo dire che in malo modo hanno sottratto un bambino che ho preso a cuore e per cui voglio portare luce in questa storia: non può una mamma essere chiusa in una stanza di 4mq con l'inganno e sentirsi dire 'suo figlio non torna da lei'. É una cosa grave e atroce, il mio appello è che il giudice del tribunale dei minori e le assistenti sociali possano prendere in mano questo fascicolo e controllarlo attentamente, controllando anche le perizie che sono uscite tutte positive per la mamma. Mi sembra veramente assurdo che una mamma che oggi lavora come operatrice in un centro anziani debba privarsi dei bambini: come fa a non essere attendibile avendo una grossa responsabilità nella struttura in cui lavora?".
Il caso a cui fa riferimento Pignalberi riguarda l'affido di un bimbo al padre, condannato precedentemente per violenze domestiche, anziché alla madre che, pur lavorando con disabili e anziani, non sarebbe ritenuta in grado di badare al figlio (leggi QUI).
"Il minore è stato dato in affidamento ad un papà che ha maltrattato il bambino, anche durante la gravidanza: mi sembra assurdo - prosegue il presidente nazionale di Più Italia - ci sono delle pendenze aperte, credo che il giudice debba obbligatoriamente prendere informazioni dalla procura per dare luce a questa vicenda".
"I bambini non si toccano", una volta annunciato, aveva sin da subito smosso l'opinione pubblica, oggi come non mai sensibile al tema della sottrazione illecita di minori: argomento tristemente legato all'ormai noto caso Bibbiano, località in provincia di Reggio Emilia al centro di un'inchiesta che da tempo sta occupando le pagine della cronaca nazionale.
Proprio l'accostamento di Pietra Ligure ad una vicenda simile a quella del paese emiliano, aveva provocato una presa di posizione piuttosto netta da parte del sindaco pietrese Luigi De Vincenzi che, attraverso una comunicazione ufficiale, aveva dichiarato: "L'amministrazione comunale, al fine di tutelare l'immagine del paese, del Comune e degli operatori, si riserva di dare mandato ai propri legali di avviare le azioni opportune nelle competenti sedi nei confronti di chi abbia associato il nome di Pietra Ligure ad altri fatti verificatisi in altri luoghi e di chi abbia utilizzato tale collegamento improprio a fini strumentali, siano essi privati, associazioni o media".
"Voglio dire al sindaco che nessuni lo ha paragonato a Bibbiano - ha risposto a tal proposito Pignalberi - questo è un altro episodio. Per me Bibbiano è una parentesi, un provvedimento che va da sé: mi complimento con il sindaco per la bellissima città di Pietra Ligure, spero di tornarci anche semplicemente in ferie. Me lo aspettavo in piazza, non c'è stato ma comunque gli mando i miei saluti e gli chiedo di tutelare, come primo cittadino, le mamme di Pietra Ligure e di vedere attentamente l'operato delle assistenti sociali. Ma non perchè magari lo fanno per un guadagno o perchè dev'essere come Bibbiano, ma perchè magari c'è una svista o perchè magari prendono in una maniera errata la decisione finale. Io invito quindi a leggere attentamente tutte le relazioni perchè sono positive e perchè la mamma è un'incensurata e oggi lavora all'interno di una struttura come responsabile. Non può un bambino, che ha bisogno dell'affetto della mamma, stare in mano ad un papà che oggi siamo sicuri ha dei fermi di polizia. Giù le mani dai bambini perchè i bambini non si toccano".