- 17 ottobre 2019, 18:00

Giorgia Marras, da Genova alla Francia: "Ho disegnato la vera storia di Sissi"

Appena uscito in libreria in Italia, il suo graphic novel " “Sissi. Imperatrice, ribelle, donna”, è già un successo internazionale. Ne abbiamo parlato con la genovese Giorgia Marras

Ci sono il tormentato pittore Edward Munch, il filosofo Umberto Galimberti, ma anche, per esempio, l’eroina Qui Jin, rivoluzionaria, femminista e poetessa cinese dell’800, e la Principessa Sissi. Cos’hanno in comune personaggi così apparentemente distanti tra loro? Il tratto delicato, la sensibilità e l’arte di Giorgia Marras (giorgiamarras.com), illustratrice e fumettista genovese di talento, che sta riscuotendo un grande successo internazionale. In principio, infatti, fu il graphic novel “Munch before Munch” (2014), cui sono seguite illustrazioni per riviste e libri, come il secondo volume di “Storie della buona notte per Bambine Ribelli” e “Perché? 100 storie di filosofi per ragazzi curiosi”, e oggi ecco il suo secondo graphic novel, già pubblicato in Francia, Germania, Austria e Svizzera, e appena uscito in Italia: “Sissi. Imperatrice, ribelle, donna” (Diabolo edizioni)

 

Hai sempre voluto disegnare fumetti?

Ho sempre voluto fare fumetti e raccontare storie, da quando, da bambina, guardavo Topolino, ma ancora non sapevo che quello del fumettista fosse un mestiere. Poi andando ai festival e parlando direttamente con gli autori, ho capito che si poteva fare, per cui ho frequentato prima il Liceo Artistico Barabino, e poi all’Accademia Ligustica di Genova, laureandomi in Graphic design.

Perché ti sei trasferita in Francia?

Volevo andare in Francia già da ragazzina, e così durante l’Accademia ho fatto l’Erasmus a Parigi, dove sono entrata in contatto col mondo del fumetto francese, specialmente quello autoriale, che racconta la vita di tutti i giorni, e in seguito, dopo essere tornata a Genova e aver viaggiato ancora,  in Austria, sono ripartita per la Francia, per Angoulême, dove vivo dal 2015 e dove sono stata selezionata  per una residenza per autori di fumetti alla Maison des Auteurs.

“Sissi. Imperatrice, ribelle, donna” è stato presentato al Treviso Comic Book Festival ed è già un grandissimo successo, ma inizialmente eri senza editore: come sei arrivata a Steinkis éditions?

Nel 2015 al Festival di Angoulême, che per gli autori è il più importante d’Europa, avevo uno stand con un’autoproduzione,  “Amenità”, insieme alle mie amiche Lucia Biagi ed Eleonora Antonini”, e uno dei miei libricini è finito nelle mani di una persona che lavorava per Steinkis, e contemporaneamente ero stata notata da un altro editor, per cui entrambi hanno fatto il mio nome all’editore, che ha comprato il primo libro sulla vita di Munch, pubblicato in Italia, e poi i diritti di Sissi.

Ci hai studiato per 4 anni: che tipo di ricerca hai fatto?

Ci ho lavorato seriamente per 4 anni, ma in realtà il progetto è iniziato già dieci anni fa, perché costituiva la mia tesi di Laurea; Sissi è un personaggio che mi interessava molto, per cui ero spinta dalla voglia di raccontare la sua vera storia. Per approfondirlo ho viaggiato in mezza Europa, facendo foto, video, ricerche storiche, che sono presenti nei dettagli che ho disegnato.

Che caratteristiche grafiche ha la tua storia?

L’importante per me era scrivere la storia, mentre la parte grafica è stata fatta in sua funzione. Volevo raccontare una vicenda difficile, da certi punti di vista anche violenta, ma volevo farlo con delicatezza, per cui ho cercato uno stile grafico adatto. Inoltre volevo scollegarmi dai film degli anni Cinquanta con Romi Schneider: la mia Sissi non assomiglia per niente a lei, e anche per quanto riguarda gli altri personaggi storici, come l’Imperatore Francesco Giuseppe, ho cercato di dare la mia chiave di lettura, disegnandoli alla mia maniera.

“Perché? 100 storie di filosofi per ragazzi curiosi” (Feltrinelli) è scritto da Umberto Galimberti e illustrato anche da te: da dove nasce?

Tutto è nato da “Storie della buona notte per Bambine Ribelli”, cui avevo lavorato per il secondo volume: da allora mi si chiede spesso di fare ritratti. Ho sempre creato storie per adulti, o teenager, per quanto riguarda i fumetti, ma penso che anche i bambini possano leggere immagini complesse: da bambina avrei amato molto illustrazioni più realistiche anziché semplificate.

Nelle graphic novel sono tuoi sia testo che illustrazioni?

Per i fumetti scrivo il testo e faccio i disegni: sono progetti unici di autore unico, mentre quando si tratta di illustrazioni, generalmente sono le case editrici a contattarmi e indicarmi il tema.

Il fumetto in Francia è considerato alla pari della letteratura, a differenza di quanto accade in Italia: è ancora così?

Sì, sicuramente. In generale in Francia si legge di più, quindi c’è più mercato e il fumetto ne costituisce una fetta importante, per cui ci sono più proposte, ma anche più case editrici, più autori e più soldi.

Quindi consiglieresti di andare in Francia a chi vuole fare graphic novel?

Sì, o consiglierei di lavorare in più Paesi, perché in realtà non è facile nemmeno il Francia, in quanto c’è molta competizione, ma comunque lo consiglio.

Medea Garrone