"L’Italia esca dalla Bolkestein”, lo ha detto al nostro giornale l’Assessore regionale Marco Scajola commentando la notizia sull’applicazione, da parte della vicina Francia, di un decreto: 'le drecrét plage', simile alla direttiva che prevede la messa a bando delle concessioni, portando a un rinnovo delle concessioni per 17 spiagge a Nizza, messe a gara.
“In Italia – spiega Scajola - siamo ancora legati a quello che è stato deciso nella legge finanziaria del Conte 1, ovvero l’estensione delle attuali concessioni demaniali per quindici anni. Quindi, al momento la situazione nazionale prevede che non ci siano gare per le concessioni attualmente in corso, come c’è anche un blocco sulle nuove concessioni, ovvero spiagge che in questo momento non hanno le concessioni demaniali, ma che potrebbero essere messe a gara. Questo è quello che ha deciso il primo governo Conte, ora vediamo come si muoverà l’attuale governo in carica. Non ci risulta che abbia indicato un ministero specifico, come invece c’era prima, che era quello del turismo, che si occupasse della questione balneari e del demanio marittimo. Io, anche nel mio ruolo di capofila del tavolo regionale sul demanio marittimo, chiederò nei prossimi giorni anche al governo di indicare un referente con il quale confrontarci”.
Scajola ricorda il suo impegno come Regione, che ha portato all’approvazione di due leggi, poi abrogate: “Noi avevamo approvato due leggi, anche con il sostegno dell’opposizione, leggi che però purtroppo sono state impugnate dal governo Gentiloni e fatte cadere dal governo Conte. Una grande delusione, perché erano due buone leggi che davano risposte concrete alle nostre imprese balneari. La nostra posizione resta quella che ci vede contrari alle aste, alla svendita delle nostre aziende, siamo per l’estensione delle concessioni demaniali, ma siamo soprattutto perché l’Italia esca dalla direttiva Bolkestein. Lo stesso Bolkestein in un convegno a Roma dove il sottoscritto era presente, disse che la direttiva non era fatta per le concessioni demaniali marittime italiane, che hanno una tipologia a parte rispetto al resto d’Europa. Quindi voglio e spero che il governo nazionale si impegni con atti concreti per far uscire l’Italia dalla direttiva Bolkestein, altri paesi ci sono riusciti, spero che anche il nostro Paese faccia la sua parte”.