Doveva essere dicembre 2017, poi giugno 2018, poi dicembre 2018, poi giugno 2019. Doveva essere ogni sei mesi. Di sei mesi in sei mesi. Ma poi il traguardo, sinora, è stato sempre spostato un po’ più in là.
Chissà se adesso se ne verranno con dicembre 2019. Se avranno questo coraggio. A Multedo, comunque - eccettuati i sempre meno convinti sostenitori del sindaco Marco Bucci - non ci crede praticamente più nessuno.
Lo spostamento dei depositi costieri di Superba e Carmagnani è talmente una chiacchiera e basta da esser ormai diventato una barzelletta. Peccato che non faccia ridere nessuno. Peccato che sulla questione qualcuno dell’amministrazione, a cominciare dal primo cittadino, ci stia perdendo la faccia ogni giorno di più.
Perché questi continui e ormai ciclici e insopportabili rinvii? Perché questo ritardo? Quali sono gli intoppi attualmente in corso? Perché dare delle date, perché continuare a ridarle, perché ostinarsi a ridarle, se poi non si possono mantenere? Che serietà è questa?
Sarebbe bello dare un’indicazione chiara, oppure non darne nessuna. Invece si continua a dare ‘fumo’. Non bastano i miasmi che i multedesi sono ormai costretti a sorbirsi da decenni. I fumi tossici della politica non fanno meno male. Anzi, forse ne fanno pure di più.
Di fronte a questa situazione stucchevole, per fortuna non si fermano alcuni combattivi consiglieri di opposizione, sia in Consiglio Comunale che Municipale. Sono ben note e pressoché costanti le iniziative da parte del Movimento 5 Stelle, con Massimo Currò al VII Ponente e con Fabio Ceraudo e Stefano Giordano a Tursi.
L’ultimo intervento in ordine di tempo, invece, è da parte del Partito Democratico. In una delle ultime sedute di Tursi, dopo aver ‘festeggiato’ ironicamente con il taglio di una torta questo clamoroso ritardo, i consiglieri Alessandro Terrile e Mauro Avvenente hanno discusso un’interrogazione a risposta immediata (ex articolo 54) proprio sul progetto di spostamento dei depositi.
A rispondere, in quanto diretto attore in causa, avrebbe dovuto essere il sindaco Bucci, invece è stato delegato l’assessore Matteo Campora, che ormai ha tutte le deleghe più pesanti della Giunta Comunale. Certezze nessuna, genericità tanta, attori in causa ancora di più, interessi contrapposti infiniti. Tra quelli noti (leggasi Aldo Spinelli, uno su tutti). Figuriamoci quelli non noti.
In ballo ci sono Comune, Regione, Autorità Portuale, Ministero. E poi, ovviamente, Carmagnani e Superba. Qualcuno dovrà pur chiamarle in causa. Un casino totale, insomma. Dove la parola magica è, come al solito, ‘tavolo’. Quando non si sa cosa dire, si dice che si sta ‘facendo un tavolo’. Infatti.
Secondo Campora, “entro la fine di novembre Autorità di Sistema Portuale, detentore del procedimento relativo alla delocalizzazione dei depositi costieri, terminerà il lavoro di valutazione delle diverse soluzioni”. L’assessore comunale all’Ambiente ha risposto a un’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere del Pd Terrile, il quale ricorda: “È una questione su cui da oltre due anni chiediamo la convocazione di una Commissione Consiliare perché per la delicatezza del tema sarebbe opportuno parlarne in Consiglio Comunale. Temo invece che il pensiero della Giunta Bucci su questo progetto si sia congelato. Se così non è, se c’è un lavoro sotterraneo, auspico che emerga in superficie”.
Campora ha confermato che l’obiettivo dell’amministrazione è sempre quello di spostare gli insediamenti che ora si trovano vicino al centro abitato di Multedo. In passato si erano vagliate aree ex Ilva, gli spazi sotto la Lanterna, il porto di Pra’ e anche sulla futura nuova diga del porto di Genova, ma è un board tecnico a palazzo San Giorgio che sta compiendo le opportune valutazioni.
Peraltro era stato lo stesso Campora a promettere una Commissione Consiliare sul tema della delocalizzazione. Promettere, per l’appunto. Mantenere è, per adesso, completamente un’altra cosa. Nessuno discute sulla complessità dell’impegno. Ma chi continua a dare indicazioni di tempi, poi perennemente e regolarmente disattese, forse è il primo a prenderlo sottogamba. E il primissimo che non dovrebbe farlo. Vero, signor sindaco?