"Prima che vi facciate strane idee, ci tengo a precisare che nel 2021 a Savona il M5S non sosterrà alcun modello Umbria con i partiti che in questi 25 anni hanno ridotto la mia povera città in una discarica a cielo aperto dove vige l'anarchia più totale, condannata all'irrilevanza politica ed economica, senza prospettive di sviluppo, con servizi ormai al collasso o prossimi a non soddisfare più i bisogni".
Dopo le voci di un possibile accordo alle Regionali del 2020 e le parole del segretario provinciale Pd Giacomo Vigliercio che ha aperto a un dialogo con il Movimento 5 Stelle, il consigliere comunale e capogruppo pentastellato Manuel Meles esclude qualsiasi tipo di unione con i dem per le comunali del 2021, nonostante a livello nazionale le due forze politiche vadano a braccetto al Governo.
"Per quel che mi riguarda, e gli atti, le persone e le relazioni lo dimostrano, Ruggeri, Berruti e Caprioglio, nonché i loro partiti a sostegno, PD, Lega e Forza Italia, sono egualmente responsabili di questo abisso senza uscita. Un conto è trovare convergenze su singoli temi, un conto è condividere un disegno di sviluppo del futuro locale. Per quanto riguarda altri progetti, con liste civiche o comitati, nulla di precluso, ma per quanto mi riguarda prima viene l'idea di città, poi le persone che le portano avanti e solo dopo si ragionerà se varrà o meno la pena di convergere con eventuali liste civiche (civiche, non liste civetta)" continua Meles.
"E francamente certi partiti, di cui conosco molte brave persone, con cui c'è anche un buon rapporto, purtroppo rappresentano soltanto uno strumento per permettere a chi detiene il controllo della città di continuare a fare il bello e il cattivo tempo. I Canavese, i Dellepiane, i Barbano, i Mirgovi e compagnia bella hanno avuto tappeti rossi e verdi in Comune per troppo tempo, quindi non ci vedrete alleati con chi quei tappeti li ha stesi a scapito dei savonesi" conclude il consigliere pentastellato.