“Per le mie battaglie culturali ho deciso, con sofferenza ma senza indugi. Per la mia storia starò con Matteo Renzi”. Lo ha dichiarato la parlamentare ligure Raffaella Paita che con un post su Facebook ha annunciato l’uscita dal Partito Democratico. Si tratta del primo grande big ligure che annuncia di seguire Renzi nello strappo con il partito annunciato nelle ultime ore.
Paita, ex consigliera regionale, e candidata alla presidenza della Liguria nel 2015, al termine delle primarie che portarono all’addio di Sergio Cofferati e Luca Pastorino dal partito e la nascita di Rete a Sinistra, con un lungo post sul social ha spiegato il perché della sua scelta.
“Fino a pochi giorni fa il Paese rischiava una deriva sovranista e di essere consegnato nelle mani di chi chiedeva ‘pieni poteri’: ciò non è avvenuto perché Matteo Renzi ha aperto una prospettiva completamente nuova. Prospettiva politica al cui consolidamento hanno concorso molti altri esponenti del PD al fine di evitare un rischio enorme per il Paese.
Oggi abbiamo il dovere di contribuire alla stabilità del Governo innanzitutto irrobustendo la nostra funzione di proposta per cambiare in meglio l’Italia. Senza tentennamenti sulla necessità di favorire lo sviluppo, la crescita, i collegamenti infrastrutturali e i trasporti, l’ambiente, le pari opportunità per tutte e tutti. I veti incrociati e le difficoltà di dialogo dentro il PD non mi fanno intravedere la possibilità di realizzare questa svolta culturale dentro il Partito in cui ho militato per anni e a cui porterò sempre totale rispetto.
Per questo ho scelto di essere parte di una nuova sfida. Una nuova forza politica per dare una casa a chi crede e lavora per un Paese moderno, aperto al mondo e al futuro. Una nuova forza politica capace di allargare la base parlamentare del Governo, promuovere politiche riformiste su sviluppo, lavoro, diritti. Ma soprattutto una nuova forza politica che parli al Paese il linguaggio del futuro, che proponga al Paese una visione del futuro.
L’Italia non deve aver paura di stare in Europa e nel mondo, non deve aver paura di essere quel che merita.
Voglio contribuire a dare casa a chi crede nelle riforme e nel coraggio di farle.
Ogni volta che in politica avviene una divisione, i suoi effetti non riguardano solo una comunità politica. Riguardano il vissuto, i sentimenti, le passioni di ciascuno di noi. Perché non vorresti mai che la tua comunità si dividesse. Quando però le separazioni avvengono, ciascuno di noi è chiamato decidere. E per le mie idee politiche, per le mie battaglie culturali ho deciso, con sofferenza ma senza indugi. Per la mia storia starò con Matteo Renzi".