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Attualità | 03 settembre 2019, 14:48

"Codice rosso" per stalking e violenze domestiche, il SIAP: "Giusto reprimere questi fenomeni, ma commissariati al collasso"

Il sindacato di Polizia: "questa importante novità ha aumentato notevolmente i carichi di lavoro degli uffici della polizia di Stato che sono già sotto fortissima carenza di Personale"

"Codice rosso" per stalking e violenze domestiche, il SIAP: "Giusto reprimere questi fenomeni, ma commissariati al collasso"

Reati di stalking e violenze domestiche, il punto del dirigente regionale ligure e nazionale SIAP Roberto Traverso: "Come noto, lo scorso 9 agosto il Parlamento ha introdotto la possibilità di introdurre il cosiddetto “Codice Rosso” per prevenire e reprimere violenze domestiche, di genere o sessuali; maltrattamenti in famiglia o tra conviventi, oppure da parte dei fidanzati o di semplici conoscenti; stalking, lesioni relazionali, ossessioni che sfociano nella persecuzione e gravi abusi sui minori.

La Procura di Genova si è prontamente attivata disponendo direttive stringenti nei confronti degli Uffici della Polizia di Stato che impongono l’attivazione immediata delle procedure previste dalla nuova normativa introdotta dal Parlamento visto che la vittima dovrà essere ascoltata entro 3 giorni dalla denuncia. Lo storico gruppo dirigente sindacale del SIAP ha sempre sostenuto ed auspicato l’introduzione di procedure mirate ad aumentare l’efficacia della prevenzione e della repressione dei reati come quelli che gravitano nella galassia dello stalking e che colpiscono gli anelli deboli della società.

Purtroppo però questa importante novità ha aumentato notevolmente i carichi di lavoro degli uffici della polizia di Stato che sono già sotto fortissima carenza di Personale adibito ai compiti istituzionali riferiti a questa tipologia di reati.

Sono bastati questi pochi giorni a rendere difficilissima la situazione non solo dei 9 Commissariati genovesi e del Tigullio, della Squadra Mobile dell’Anticrimine, visto che tutto l’apparato organizzativo e operativo sta andando in sofferenza, in quanto la perentorietà dei tempi procedurali coinvolge anche altri settori operativi. Pertanto pur ribadendo l’opinione positiva sul l’introduzione di procedure che agevolano la denuncia e quindi la prevenzione e repressione dei reati, non possiamo accettare che tali operazioni si facciano sulla pelle e lo stress di una categoria sempre più utilizzata dalla politica per dare risposte alle paure della gente senza però disporre delle risorse necessarie.

Bisogna che la Procura della Repubblica venga immediatamente informata dai vertici della Questura e della Prefettura sulle condizioni degli organici della Polizia di Stato in modo da valutare con attenzione gli effetti di questa importante innovazione giuridica sui già precari equilibri organizzativi e gestionali sofferti dagli asfittici organici della Polizia di Stato genovese".

Comunicato stampa

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