Tradizione e curiosità accompagnate però dal classico "mugugno" immancabile.
Da qualche giorno il centro storico di Celle Ligure in via Aicardi in occasione della Notte Bianca prevista per stasera si è colorata grazie all'allestimento tra le case di un filo per stendere e molte maglie di diverse fantasie appese.
L'iniziativa ha ricordato molto i quartieri Spagnoli di Napoli, i caruggi di Genova o ancora più semplicemente la rievocazione del passato dove nella nostra regione si stendeva in mezzo ai palazzi.
Poi è stato deciso a Celle, come in altri comuni, da regolamento di polizia urbana (capo IV Decoro dei centri abitati, art. 24) che è "vietato sciorinare, distendere ed appendere per qualsiasi motivo biancheria o panni fuori dalle finestre, sui terrazzi e poggioli prospicienti vie pubbliche e luoghi aperti al pubblico e comunque visibili dal suolo pubblico, fatta eccezione per quegli appartamenti che non hanno vedute nell’interno dei caseggiati. Qualora una abitazione abbia più balconi o vedute si dovrà stendere o sciorinare la biancheria, panni e simili da quelle finestre o balconi che prospettano verso vie o piazze di minor importanza cittadina".
Gli oggetti esposti non dovranno produrre il benché minimo stillicidio, lasciare libera circolazione dell’aria, non togliere la luce e non arrecare molestia in alcun modo agli abitanti dei piani inferiori. E’ vietato sciorinare e stendere biancheria, panni, ecc. lungo le ringhiere e parapetti pubblici, come pure attaccare funi agli alberi dei viali o alle ringhiere della passeggiata a mare, per stendervi biancheria od altro.
Insomma, nonostante il ritorno al passato e magari solo per qualche giorno, oltre alla mancanza di abitudine dei cittadini nel vedere i panni stesi che durante l'anno comunque sono vietati, l'iniziativa non è piaciuta e il classico mugugno ha iniziato ad arieggiare sia nel paese che sui social.
"E' stata un'idea per movimentare i caruggi per la Notte Bianca, i mugugni certo ci sono ma anche molta gente l'ha ritenuta una cosa simpatica e quando allestivamo si è chiesta cosa stessimo facendo, persino la sera a mezzanotte in tanti chiedevano informazioni, mi ha fatto piacere. I vestiti poi abbiamo un accordo per donarli alla Caritas" spiega Franco Abate presidente del Consorzio Promotour.