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| 24 luglio 2019, 19:01

Cambiamenti climatici, il Comune di Genova scende in campo

Passa all’unanimità in Sala Rossa un ordine del giorno che impegna sindaco e giunta ad adottare precise regole comportamentali e a sensibilizzare la Regione e gli enti superiori affinché venga preso in analisi un problema per il quale vi è ancora troppo negazionismo e scarsa sensibilità

Cambiamenti climatici, il Comune di Genova scende in campo

Stretta nella morsa del caldo (domani sarà allerta rossa), Genova scende in campo in maniera decisa nell’ambito delle iniziative di contrasto ai cambiamenti climatici. Un bel segnale che andrebbe ripreso non solo a livello nazionale, ma pure in campo internazionale, dove lo scetticismo e le posizioni negazioniste sono ancora molto in voga.

Nella seduta del Consiglio Comunale di martedì scorso, la Sala Rossa ha approvato all’unanimità un ordine del giorno ‘fuori sacco’ nel quale si impegna il sindaco Marco Bucci e tutta la Giunta Comunale a “chiedere lo stato di emergenza climatica e ambientale, riconoscendo le responsabilità storiche del cambiamento climatico; inoltre, ad attivare ogni possibile contributo all’interno delle competenze del Comune di Genova per contenere l’aumento della temperatura globale entro un grado centigrado e mezzo e fissare un obiettivo di azzeramento delle emissioni nette di gas climalteranti entro il 2030, ritenendo l’obiettivo di zero emissioni nel 2050 insufficiente e incoerente con lo stato di emergenza climatica”.

Si tratta di discorsi molto specifici, all’interno di uno scenario mondiale dove andrebbe presa sempre più coscienza rispetto al problema. Nel documento votato da tutti i consiglieri genovesi, si chiede anche al sindaco di “sollecitare l’inserimento del contrasto al cambiamento climatico nell’agenda dell’amministrazione regionale, tenendo conto in ogni azione amministrativa o iniziativa degli effetti che questa comporta sul clima; a far sì che le misure di contrasto, mitigazione e adattamento vengano implementate secondo il principio di giustizia climatica”.

Secondo il testo dell’ordine del giorno, “i costi della transizione non devono gravare sulle fasce più deboli della popolazione, ma devono essere sostenuti soprattutto da chi ha causato maggiormente i danni ambientali. Vanno quindi invitate tutte le istituzioni territoriali, a partire dalla Regione Liguria fino al Governo, a varare analoghi provvedimenti; a sollecitare la ricezione della direttiva comunitaria relativa all’eliminazione della plastica monouso prima del 2021, da ritenersi incompatibile con lo stato di emergenza climatica e ambientale, in particolare da attuarsi per la stagione estiva 2019, ormai iniziata, per i lidi e gli stabilimenti balneari, ma anche per tutte quelle aree verdi attrezzate per il tempo libero e, infine, con riguardo al Porto di Genova, ad attivarsi per giungere al divieto di uso di carburanti inquinanti (con contenuto maggiore di 0,1% di zolfo) aumentando le sanzioni per contravviene, nonché l’elettrificazione delle banchine dei porti, obbligando le navi mercantili a utilizzarle, e il potenziamento della rete elettrica di alimentazione, così da consentire il collegamento anche a quelle passeggeri”.

Un tema, quest’ultimo, molto sentito a Ponente, dove operano sia il porto petroli di Multedo che il porto container di Pra’. L’impegno da parte della Sala Rossa è preciso, chiaro e di estrema attualità. La domanda adesso è: verrà raccolto positivamente? Si smetterà di negare che ci sono cambiamenti in corso che rischiano di stravolgere le nostre vite?

Intanto per domani, si diceva, scatta l’allerta rossa per il caldo, ovvero il livello massimo. Sono previste temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute, in particolare su anziani, bambini, persone con malattie croniche.

Il Comune, quindi, raccomanda di osservare regole utili a prevenire i rischi. Si deve evitare, per quanto possibile, di uscire e comunque di prolungare l’esposizione nelle ore più calde della giornata, dalle 11 alle 18. Tale comportamento è particolarmente necessario per gli anziani, i bambini e le persone con patologie. Si consiglia di bere acqua con regolarità, escludere gli alcolici e le bibite gassate o gelate e consumare pasti leggeri e poco conditi. Il Comune di Genova, intanto, attraverso gli Ambiti Territoriali Sociali, continua il servizio dei ‘custodi sociali’, coordinati dalla cooperativa Televita Agapè, che assicurano il monitoraggio e la tutela delle situazioni in carico per l’adozione di tutte le misure possibili. Sono disponibili diversi Centri Sociali per le persone di età superiore ai 55 anni ed è possibile, inoltre, trovare ambienti climatizzati o ventilati in alcune biblioteche del Sistema Bibliotecario Urbano.

Alberto Bruzzone

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