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Politica | 11 luglio 2019, 10:05

Al via l'iter del raddoppio ferroviario del tratto Savona - Cairo M: accolte dalla IV Commissione regionale le proposte del gruppo "Noi per Savona"

Soddisfatto il vicesindaco savonese Arecco, che evidenzia come quanto da lui presentato in Commissione sia un progetto di più ampio respiro per lo sviluppo sostenibile dell'intero comprensorio.

Al via l'iter del raddoppio ferroviario del tratto Savona - Cairo M: accolte dalla IV Commissione regionale le proposte del gruppo "Noi per Savona"

Consegnata e discussa il 29 aprile scorso, dal icesindaco Arecco, in sede di  IV Commissione della Regione Liguria, la proposta - nata dallo studio fatto dal gruppo civico "Noi per Savona", per una nuova mobilità di persone e merci sia del territorio savonese, sia dei comuni limitrofi - effettua un'analisi accurata della situazione odierna, con una comparazione con gli anni passati, per finire con logiche proposte di soluzioni integrate. L'approccio organico è pertanto funzionale a contemperare le esigenze di sviluppo sostenibile dal quale un'area di crisi complessa non può prescindere, ragionando in un'ottica d'insieme di medio - lungo periodo che ponga lo sguardo ben oltre i confini del territorio savonese e pertanto trasformando i costi in veri investimenti. 

L' istituzione del Tavolo del Lavoro e dello Sviluppo Sostenibile, fortemente voluto dall'Assessore allo Sviluppo Economico Maria Zunato, sostenuto dal Sindaco e dall'intera Giunta, ha dunque visto l'Amministrazione Comunale, dopo anni di indifferenza, divenire protagonista di un ruolo attivo per favorire la messa in atto di tutte le possibili azioni, per uno sviluppo delle attività produttive e commerciali in grado di creare occupazione.

Nel corso del primo incontro del tavolo intersettoriale del 25 ottobre 2018, nella consapevolezza che, come detto, lo sviluppo di un territorio non possa prescindere dalla sua infrastrutturazione, è stato presentato il progetto elaborato dalla lista civica “Noi per Savona”, successivamente discusso dal Vicesindaco Arecco nel corso della IV Commissione della Regione Liguria, durante l'audizione del giorno 29 Aprile 2019.

- PROPOSTA ELABORATA DAL GRUPPO CONSILIARE DELLA LISTA CIVICA “NOI PER SAVONA”

Collegamenti porto-entroterra, mobilità turistica estiva, traffico caotico, inquinamento, alta incidentalità, forte carenza di parcheggi e, soprattutto, mancanza di lavoro. 

Problema del traffico

Si propone un nuovo modello di mobilità delle persone e delle merci per limitare il traffico privato in ingresso in città da nord e dalle riviere, offrendo un servizio integrato efficiente gomma-ferro così come già avviene nel genovesato con collegamenti dell’entroterra (Genova Brignole–Busalla-Ronco-Arquata-Novi ecc.)

Esempio: Genova Brignole–Busalla (26 Km) servizio similare a Savona – Cairo (26 Km)

Il paese di Busalla (5800 abitanti, Cairo 12.000) è servito da 26 servizi di cui 12 corse con capolinea Busalla; le altre 15 corse sono con termine corsa Arquata o Novi Ligure.

Traffico da Nord

Si propone di collegare il centro più grande (Cairo Montenotte) a Savona tramite servizio su ferro con fermate a San Giuseppe – Carcare – Vispa – Altare – Cadibona – Maschio – Savona Nord – Savona.

Oltre al beneficio di una maggiore rapidità del servizio si otterrebbe la riduzione dell’enorme numero di veicoli che percorrono il Cadibona e l’autostrada ed entrano in città, poi obbligati a lunghe ricerche di parcheggio con conseguente inquinamento.

Integrazione ferro-gomma

Un efficiente servizio su gomma, integrato a quello ferroviario, deve prevedere adeguate linee navetta di collegamento tra Cairo Montenotte (hub centrale) ed i paesi limitrofi (Millesimo, Cengio, Cosseria, Calizzano, Piana Crixia, Dego, Rocchetta, Mallare, ecc.) con cadenze adeguate ai transiti dei treni alla stazione di Cairo.

Si parla di un bacino di utenza di più di 40.000 persone. (vedi cartina allegata)

Opere da realizzare

Posa del secondo binario sulla linea San Giuseppe - Savona (via Altare), costruita 100 anni fa e mai ultimata. L’opera influirebbe positivamente anche sul traffico viaggiatori proveniente da Torino ed Alessandria, oltre a potenziare il servizio merci e ridurre il traffico su gomma.

Traffico dalle Riviere

Si propone di istituire su entrambe le riviere (Savona – Varazze e Savona – Finale) il servizio su ferro con treni bidirezionali con tempi di percorrenza ridottissimi (15’ per entrambe le tratte).

L’utente diretto a Varazze impiegherebbe solo 15’, a Celle 11’ e solo 7 ad Albisola; per la Savona - Finale si impiegheranno 8’ per Spotorno e soli 15’ per Finale.

Naturalmente anche qui il servizio su gomma dovrebbe integrare il trasporto su ferro con bus navetta laddove vi sia la richiesta con mezzi adeguati agli utenti da servire.

Questo modello è funzionante da 20 anni sulla tratta Voltri – Nervi.

Proposte:

1.Torino - Savona

Il servizio viene espletato dalla regione Piemonte sull’intera tratta Torino-Savona e viceversa con una ventina di treni al giorno più un certo numero di treni locali da Fossano a San Giuseppe e viceversa. Tutti i treni impiegano oggi sull’intera tratta 2 ore e 5 minuti quando nel 1980 la percorrenza era di 1 ora e 59 minuti. 
Ciò che risolverebbe in toto la situazione trasportistica da Torino a Savona è la definitiva eliminazione del collo di bottiglia da San Giuseppe a Ceva (binario unico) con un’opera di soli 20 km che eliminerebbe le 2 acclività di Cosseria e Sale Langhe.

La linea segue questo profilo altimetrico “sinusoidale”:
da San Giuseppe (342 mt slm - Torino è a 272 m slm) la linea sale ai 450 m di Cosseria scende a Cengio a 330 m, risale al culmine di Belbo a 508 m per scendere a Ceva a 384 mt. Il raddoppio di tutta la linea porterebbe la potenzialità da 62 a 130 treni giorno ed il tempo di percorrenza da 2h e 5’ a 1h e 40’ (concorrenziale con il percorso autostradale). Ma il più grande beneficio, con questa disponibilità di tracce, si otterrebbe, nel periodo estivo, con l’effettuazione di treni bis e tris come succedeva negli anni ‘60 con la riduzione del traffico su strada ed con un enorme beneficio per il turismo.

2.Cuneo - Savona

A titolo di esempio si porta a conoscenza di ciò che si sta realizzando nel vicino Piemonte dove si sta intervenendo sulle infrastrutture su ferro. 

Quello che negli anni ‘90 era considerato un ramo secco (Bra-Alba, assieme ad altre 12 linee) il giorno 11 dicembre scorso è stato riaperto (un lavoro di circa 8 mesi) dopo averlo elettrificato e ristrutturato nelle stazioni, nei marciapiedi, ecc.. 
Servizi navetta su gomma cadenzati portano gli utenti dai paesi limitrofi alle stazioni.

Praticamente oggi quella che era la linea Torino – Bra è diventata la Torino – Alba con treni cadenzati ogni ora nei giorni feriali ed ogni 2 ore nei festivi.

Un primo passo per smuovere la situazione nell’ambito savonese è un accordo con la provincia di Cuneo per elettrificare e riaprire la linea Cuneo – Mondovì. Ciò permetterebbe di servire i due capoluoghi, distanti 90 km, con treni che impiegherebbero 55 minuti anziché le attuali 2 ore e 18 minuti necessarie ora passando da Fossano.

Il beneficio, soprattutto per il turismo, sarebbe enorme: le migliaia di persone che si riversano in auto sulla riviera causando code interminabili avrebbero un’alternativa ottimale. Sarebbe come sgorgare un lavandino occluso!

Questa proposta è realizzabile da subito con la sola elettrificazione da Cuneo a Mondovì, così come è stato fatto di recente con costi ridotti per la Bra-Alba.

3. Savona - Alessandria

È veramente assurdo lo scarso utilizzo di questa linea che si potrebbe potenziare, specialmente nel servizio viaggiatori estivo, così come si faceva negli anni 60, con grandi benefici per il turismo che da quelle aree si riversava su Savona, ma soprattutto per il servizio merci ormai scomparso. Eppure si tratta di una linea estremamente favorevole per treni merci di grande composizione.

La linea è stata rinnovata negli anni 90; ha una potenzialità di 80 treni/giorno, è totalmente automatica (non è necessaria la presenza di personale) ed è utilizzata soltanto per una ventina di treni locali. Si sottolinea che ad oggi non richiede investimenti.

Conclusioni

La sistemazione delle infrastrutture ferroviarie consentirebbe anche la creazione di un servizio di "metropolitana di superficie" per il trasporto dei passeggeri. 

Da Savona a Cairo, da Finale a Savona a Varazze i viaggiatori impiegherebbero pochi minuti, evitando le code di chilometri che si verificano nei fine settimana, anche in inverno.

In particolare, nel tratto Savona – Altare - San Giuseppe (dove il sedime è già predisposto), con una spesa probabilmente molto sostenibile e in tempi relativamente brevi, posare il secondo binario permetterebbe di aumentare il numero delle corse e la frequenza in modo da rendere il collegamento con la Valbormida più comodo e vantaggioso. 

L'Area di crisi complessa (Val Bormida), che richiede infrastrutture moderne ed efficienti per il proprio sviluppo avrebbe così una risposta adeguata.

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