/ Economia

Economia | 11 luglio 2019, 04:40

Zona gialla: la situazione attuale

Sono all'incirca 13 mila in Italia i bar, ristoranti, pizzerie ed altre attività nella ristorazione che in questi giorni riapriranno grazie all'avvenuto passaggio in zona gialla

Zona gialla: la situazione attuale

Riapertura delle attività

Sono all'incirca 13 mila in Italia i bar, ristoranti, pizzerie ed altre attività nella ristorazione che in questi giorni riapriranno grazie all'avvenuto passaggio in zona gialla, insieme a centri commerciali e musei. Ma quali sarebbero i criteri di questa riapertura delle attività? Vediamo ogni dettaglio insieme.

Attività nel campo della ristorazione

Le attività di ristorazione al tavolo saranno consentite dalle 5 alle 18, non mancherà anche la possibilità di consegna a domicilio o l’asporto. La riapertura delle attività rappresenta un'opportunità per un ritorno alla realtà. Per le attività nel campo della ristorazione in particolar modo questo potrebbe risultare decisivo, considerando quale sia stato l’impatto dovuto alle misure restrittive che hanno causato perdite del fatturato fino al -48%. Una stima per quasi 41 miliardi di euro.

Riapertura dei musei

Dall'1 febbraio sia i musei che i parchi archeologici apriranno nelle regioni gialle, che ricordiamo essere Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Lazio e Calabria. Queste andranno ad aggiungersi alle regioni che già avevano riaperto al pubblico dal 18 gennaio scorso, ovvero Toscana, Campania, Basilicata e Molise. Sembrerebbe trattarsi della pausa più lunga mai avvenuta dalla Seconda guerra mondiale: ben 88 giorni di inattività, che equivalgono a 3 mesi.

Centri commerciali

Per i centri commerciali la chiusura avverrà nei week end improrogabilmente vista la possibilità di assembramenti. Rimarranno aperte le farmacia, parafarmacia, edicole e negozi di alimentari che si trovano situati al loro interno. Non è prevista alcun tipo di limitazione diretta alle categorie di prodotti acquistabili.

Sanremo e le case da gioco

Spunta una possibilità di riapertura del Casinò di Sanremo che potrebbe assimilare la categoria a quella dei bar e ristoranti. Insieme a lui, anche il Casinò di Venezia sembrerebbe particolarmente interessato alla riapertura delle sale. La conferma la si avrà nei prossimi giorni, in seguito al possibile via libera stabilito dal Governo. La riapertura del Casinò di Sanremo, in concomitanza al Festival, sarebbe senza dubbio un ulteriore passo verso l’agognata normalità ed un ristabilimento di quanto perduto negli ultimi tempi.

Nel 2020 si stima infatti una perdita di oltre 20 milioni di euro per via delle chiusure dettate da Covid19. Gli accorgimenti di anti-contagio all'interno delle sale da gioco sarebbero inoltre già stati considerati fin dal marzo scorso, con tutte le dovute attenzioni che tale emergenza necessita. Questa nota positiva potrebbe dunque tradursi in una veloce riapertura delle attività non appena ottenuta l'autorizzazione necessaria. Per chi invece sceglie ancora oggi il mondo delle case da gioco digitali, piattaforme online come Casinoitaliani.it certamente non temono alcun tipo di restrizioni e saranno sempre disponibili con i più recenti aggiornamenti riguardanti il settore.

Palestre e piscine

Non è ancora tempo invece per palestre e piscine che continuano a rimanere chiuse nonostante l'Italia provi a ripartire. Non sarà ancora possibile quindi tornare a nuotare o allenarsi in palestra in spazi chiusi. L'effettiva durata di stop non è ancora stata quantificata, non è noto quanto tempo potrebbe ancora volerci affinché la situazione possa tornare alla normalità. L'attività fisica rimarrà possibile negli spazi aperti, nei parchi e nei centri sportivi che svolgeranno attività all'aperto.

Rimarrà inoltre completamente fruibile ogni tipo di assistenza destinata a necessità riabilitative / terapeutiche o per tutti quei professionisti che dovranno prendere parte di competizioni per eventi di rilevanza nazionale (con provvedimento attuato dal CONI o dal CIP). Lo svolgimento di sport da contatto rimarrà del tutto vietato, assieme a tutte alle gare o alle competizioni di carattere amatoriale.

Una boccata d'ossigeno dunque, nonostante i territori raggruppati nella zona gialla debbano chiaramente ancora rispettare tutte le relative norme indotte dall’attuale DPCM. Prima fra tutte, la normativa relativa al coprifuoco dalle 22 alle 5 per il contrasto della diffusione del virus. Non sarà ancora possibile uscire dalla propria Regione, allo stesso modo come avviene in qualsiasi area arancione o rossa al momento attuale. Rimarrà possibile lo spostamento esclusivamente motivato da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità / motivi di salute.

Per chi desidera visitare amici o parenti può farlo, ma è concesso andare verso una sola abitazione privata al giorno, in massimo due persone rispetto a quelle già conviventi, come al solito senza contare minori di 14 anni e disabili. La mascherina in ogni caso rimane obbligatoria una volta usciti di casa. Le uniche eccezioni sono per i bambini con età inferiore a sei anni, le persone che svolgono attività sportiva o quelle con patologie o disabilità non compatibili con il suo uso. Le misure relative alla distanza minima di un metro da rispettare rimangono anch’esse invariate.

Richy Garino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium