Favorito dalle misure di prevenzione per la pandemia degli ultimi due anni, il boom del gioco online ha lasciato molti perplessi riguardo al futuro delle sale tradizionali. Chi non ricorda i film e i telefilm ambientati tra le spiagge di Atlantic City o l’usciere in livrea all’ingresso del casinò di Montecarlo? Con l’avvento del digitale tutto il contorno esclusivo e ricco di glamour è stato eliminato a favore della comodità di avere centinaia o addirittura migliaia di software a portata di mano, o meglio di dito. Da allibratori con un piccolo portafoglio di competizioni, anche i bookmaker online hanno raggiunto ormai, grazie alla rete, una dimensione globale. Ma come riescono a convivere modernità e tradizione senza farsi concorrenza l’una con l’altra?
Scegliere un casinò classico non è mai stato un problema. Alcuni si trovano in località turistiche o culturali già famose di loro, diventando quindi la ciliegina sulla torta di una vacanza già splendida. Si pensi solo ai saloni secolari di Ca’ Vendramin Calergi a Venezia o alla giungla equatoriale che circonda i tre grattacieli di Marina Bay Sands a Singapore. Le piattaforme online sono a migliaia e tutte disponibili in rete con un solo click, con le loro promozioni di benvenuto e un’ampia selezione di software, indipendentemente dallo stato che ha rilasciato loro la licenza a operare. La selezione richiede quindi un’attenta analisi, soprattutto a livello di affidabilità.
Le sale tradizionali non hanno bisogno di marketing diretto perché ci pensa il loro indotto, come le compagnie aeree, gli alberghi e le attrazioni turistiche, a procacciare clienti e invogliarli a visitare un casinò con buoni sconto e voucher. Diversa è invece la situazione delle piattaforme online, che si sfidano tutte sullo stesso terreno, rappresentato dalla rete, in una competizione serrata a suon di offerte. Al netto della pubblicità inziale, soddisfare gli iscritti nel lungo termine è l’obiettivo più importante da raggiungere per fidelizzare gli utenti e garantirsi recensioni positive che ne attraggano di nuovi.
Se nel marketing il gioco online richiede lo sviluppo di strategie complesse per avere successo e distinguersi dalla concorrenza, una volta superato questo ostacolo il percorso finanziario è molto più semplice rispetto a quello delle sale tradizionali. Avere edifici di proprietà o in affitto da gestire, un personale di centinaia o migliaia di dipendenti e la manutenzione ordinaria e straordinaria di slot machine e altri dispositivi richiede uno sforzo economico enorme, che le società non sono sempre in grado di sostenere. Si pensi solo all’esempio di Campione d’Italia, l’exclave in territorio svizzero il cui casinò ha recentemente dovuto chiudere proprio per insolvenza. Una piattaforma digitale non ha bisogno di altro che di una squadra di sviluppatori che ne garantiscano la funzionalità e di personale disponibile a rotazione per fornire assistenza.
L’ottimizzazione dei costi nei casinò che operano online è un vantaggio che non si riflette solo nei conti in attivo delle aziende gestrici, ma anche e soprattutto in una distribuzione più generosa delle vincite realizzate rispetto a quanto accade nelle sale tradizionali. Ed è sempre in tema di denaro che si consuma un’altra importante sfida tra i due modelli. I siti internet non possono dare per scontata la fiducia dei loro iscritti, che leggeranno numerose recensioni e ne proveranno diversi prima di scegliere quello a cui affidare somme più ingenti rispetto alla prima ricarica. È vero anche, però, che un aspetto positivo del digitale per gli utenti è di poter contare su convenzioni con i metodi di pagamento più diffusi, come i circuiti Visa o Mastercard, PayPal o Skrill e le criptovalute, per depositi e trasferimenti rapidi.