Politica - 11 luglio 2019, 10:34

"Soldi russi alla Lega di Salvini": il laiguegliese Savoini finisce in un audio di BuzzFeed

Dal file reso pubblico dal portale di informazione statunitense, emergerebbe una trattativa per un finanziamento dalla federazione russa al partito di Salvini: tra i protagonisti anche il presidente dell'associazione indipendente Lomabardia-Russia.

Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega

Una trattativa per un finanziamento milionario dalla Russia in favore della Lega svelata da un file audio pubblicato dal portale statunitense di informazione BuzzFeed. È questo lo scenario che, sempre secondo il sito a stelle e strisce, riguarderebbe un incontro svoltosi all'Hotel Metropole di Mosca lo scorso il 18 ottobre con protagonisti tre persone di nazionalità russa non identificate e altri soggetti tra cui spicca il nome di Gianluca Savoini, di Laigueglia e presidente dell'associazione indipendente Lomabardia-Russia.

Savoini, da tempo nell'orbita del Carroccio (in passato considerata persona molto vicina all'ex ministro Roberto Maroni), oggi è da molti indicato come l'uomo del vice premier Salvini a Mosca sebbene non ricopra ruoli ufficiali nel partito. La questione di un possibile finanziamento alla Lega proveniente dall'est non è un argomento inedito: già nel febbraio scorso, "L’Espresso" aveva dedicato un servizio dal titolo "3 milioni per Salvini. L’incontro segreto del ministro a Mosca" proprio sul tema tornato alla ribalta nelle ultime ore. Anche in quel caso spuntò il nome di Savoini che venne definito: "l’uomo che ha condotto in questi mesi l’affare con i russi vicino al Cremlino".

Sempre secondo il settimanale, Savoini puntava a ottenere finanziamenti per la Lega. Una tesi seccamente smentita dal diretto interessato: "Non ho nulla da dire riguardo alle accuse e alla ricostruzione inventata degli eventi, di cui mi sento libero di parlare con i miei avvocati - spiegò Savoini - Posso solo dire che non ho partecipato a nessuna trattativa e non ho mai ricevuto un rublo né da Mosca, né da nessun altro".

Anche la Lega ha sempre negato di aver ricevuto fondi dall'estero, ma quanto emerso dall'audio svelato potrebbe rappresentare una prima prova di un finanziamento clandestino della Russia di Putin ad un partito europeo. Ma di preciso, cosa sarebbe emerso? In sintesi, i partecipanti all'appuntamento indicherebbero l'incontro come l'occasione per aiutare la Lega in vista della campagna elettorale per le Europee. Un'operazione sul cui buon esito Savoini, dialogando con altri due italiani, si sarebbe dimostrato ottimista. I tre insisterebbero inoltre sul fatto che il tutto si realizzi in fretta, mentre ancora Savoini avrebbe chiesto di mantenere il massimo riserbo sul meeting.

"Ho già querelato in passato, lo farò anche oggi, domani e dopodomani: mai preso un rublo, un euro, un dollaro o un litro di vodka di finanziamento dalla Russia", ha prontamente fatto sapere Matteo Salvini in una nota che ha seguito la pubblicazione degli audio. Intanto dai banchi dell'opposizione c'è chi invita a fare chiarezza. Matteo Renzi: "O questa è una Fake News o questo è uno scoop clamoroso. Usare il petrolio russo per finanziare la Lega? Sarebbe pazzesco. L'unico che può chiarire è Salvini: deve chiarire lui, subito". Un pensiero a cui si unisce il segretario PD Nicola Zingaretti: "Rubli dalla Russia alla Lega per una campagna elettorale contro l'euro? Va tutto chiarito immediatamente".

Il parlamentare del PD Emanuele Fiano, infine, ha addirittura invitato Salvini a riferire in Aula poiché "il file audio descrive una trattativa finanziaria. Non siamo la magistratura ma esprimiamo una posizione politica. Se è vero quanto trascritto, in quell'incontro si tratta una cessione di denaro da uno stato sovrano estero a un partito italiano". "Se così fosse sarebbe di una gravità inaudita - ha concluso Fiano - Chiediamo formalmente che il ministro venga a rispondere nell'Aula della Camera".

redazione