Politica - 11 luglio 2019, 15:44

"Fondi russi alla Lega", caso Savoini: la Procura di Milano apre un'inchiesta

L’ultimo aggiornamento della vicenda vede la Procura di Milano aprire un’indagine, con l’accusa di “corruzione internazionale”.

È notizia del giorno la presunta trattativa per finanziamenti da parte del presidente della Federazione Russa Vladimir Putin alla Lega (leggi articolo QUI). Secondo quanto divulgato a livello internazionale dal portale statunitense di informazione BuzzFeed, uno dei principali attori della vicenda sarebbe Gianluca Savoini, di Laigueglia e presidente dell'associazione indipendente Lombardia-Russia.

Savoini, da tempo nell'orbita del Carroccio (in passato considerata persona molto vicina all'ex ministro Roberto Maroni), oggi è da molti indicato come l'uomo del vice premier Salvini a Mosca sebbene non ricopra ruoli ufficiali nel partito.

L’ultimo aggiornamento della vicenda vede la Procura di Milano aprire un’indagine, con l’accusa di “corruzione internazionale”.

L’ipotesi di reato è formulata dal Procuratore Aggiunto Fabio De Pasquale e dai pm Gaetano Ruta e Sergio Spada. Immediata la replica del ministro degli interni Matteo Salvini che, come è sua consuetudine, affida la sua risposta a un videomessaggio sui social network: “Dalla Russia non ho mai introdotto fondi neri, al massimo qualche matrioska come souvenir per gli amici e i pupazzi di Masha & Orso per mia figlia”.

La Procura di Milano ricostruirà anche la posizione nell’ambito della vicenda di Gianluca Savoini.

La famiglia di Savoini è molto conosciuta ad Alassio. Lui ha 56 anni ed è iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1985. Ha lavorato per Il Corriere Mercantile, la Padania e il Giornale. Politicamente è amico di lunga data con Borghezio, Salvini, Maroni.

Redazione