Economia - 11 luglio 2019, 07:00

Perché paesi come l'Italia traggono beneficio dalla tecnologia 5G?

La crescita dell’Italia vive un momento di svolta. Dopo anni caratterizzati da un’innovazione lenta e una debole spinta al cambiamento, l’accelerazione nell’uso di strumenti digitali imposta dalla pandemia in quasi tutti i i settori produttivi insieme alle misure economiche varate con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La crescita dell’Italia vive un momento di svolta. Dopo anni caratterizzati da un’innovazione lenta e una debole spinta al cambiamento, l’accelerazione nell’uso di strumenti digitali imposta dalla pandemia in quasi tutti i i settori produttivi insieme alle misure economiche varate con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rappresentano un importante incentivo per l’avvio di un processo di ripresa economica basato sull’uso diffuso e massiccio delle moderne tecnologie. Una tra tutte la rete digitale 5G.

Come dichiarato dal Rapporto appena presentato dal Centro Studi TIM “Smart Italy 5G - I benefici del 5G per l’economia italiana”, questo strumento - se introdotto correttamente nella struttura produttiva del Paese - potrà generare nei prossimi 20 anni un contributo di circa 400 miliardi di euro sul PIL italiano.

Parlando in termini più concreti, si tratta di un sistema vantaggioso in quanto capace di agire a livelli diversi contemporaneamente migliorando fattori differenti come il numero di dispositivi connessi, il consumo energetico, velocità e affidabilità dei collegamenti.

Una rivoluzione smart

I benefici descritti riguardano svariati settori - dalla manifattura, l’agricoltura, la sanità, i trasporti - e interessano tanto pubbliche amministrazioni e imprese quanto i cittadini. Citando alcuni esempi concreti per dare un’idea reale della potenzialità di tale strumento, grazie al 5G sarà possibile potenziare settori di eccellenza come la chirurgia a distanza, i droni, la realtà virtuale, l’automotive, lo smart manufacturing. Per non parlare di quei segmenti già fortemente invasi dalla tecnologia e che potrebbero solidificare ulteriormente un mercato in costante crescita in Italia come quello del gaming online.

Infatti, se il 4G ha reso possibile miglioramenti dal punto di vista della grafica e del gioco multiplayer, un ulteriore scatto in avanti nell’industria del casinò virtuale è del tutto incentrato sul fornire esperienze di gioco sempre più coinvolgenti e reali, come quelle proposte dai casinò online, popolari in Italia proprio grazie agli investimenti fatti nell’utilizzo di tecnologie innovative al fine di far mettere i giocatori nella condizione di provare sensazioni simili a quelle vissute in un ambiente reale.

Cosa aspettarsi per il futuro?

Attualmente il 5G è commercializzato in 25 Paesi europei, tra i quali è presente l’Italia dal 2019. Una scelta intelligente ma che necessita di essere perseguita nel tempo con impegno e attenzione al fine di rendere concrete tutte le possibilità di sviluppo visibili oggi in prospettiva futura.

Nonostante la complessità dell’innovazione, il passo più importante - e forse difficile - da compiere sembra infatti quello di favorire la diffusione di una cultura del 5G basata su conoscenze e competenze, in modo da agevolare la transizione rassicurando le persone rispetto a qualcosa di nuovo che - in quanto tale - può spaventare.

Seppure le reti 5G vengono considerato il possibile ‘sistema nervoso’ di un organismo sociale ed economico complesso, i soggetti coinvolti mostrano ancora alcune titubanze che necessitano di essere assottigliate affinché cittadini, il settore pubblico e le aziende private possano rivolgere il massimo impegno alla creazione di una rete di investimenti e collaborazioni adatta a sostenere e alimentare questo genere di progresso nel tempo.

 

A destare maggiore preoccupazione è l’eventuale esposizione ai campi elettromagnetici, ritenuta più aggressiva con la diffusione del 5G rispetto al 4G. Tuttavia, le ricerche condotte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Comitato Scientifico per i rischi sanitari e ambientali dell’Unione Europea e l’Istituto Superiore di Sanità in Italia rispetto ai rischi delle radio-frequenze per le salute dell’uomo tranquillizzano a riguardo, dichiarando l’assenza di elementi che potrebbero danneggiare la popolazione. Oltre al fatto che gli EMF emessi dall’Italia, ovvero i requisiti sui limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, sono più severi di quelli stabiliti a livello europeo e internazionale sia in termini di campo elettrico che di densità di potenza.