Economia - 11 luglio 2019, 05:00

Marvin Vettori, un sogno tricolore nel mondo della UFC

L'UFC è una disciplina che in Italia fa fatica a prendere piede, ma che sta riservando grandissime soddisfazioni a Marvin Vettori

Chi l’avrebbe mai detto che un italiano potesse diventare uno degli atleti più forti nel campo delle arti marziali internazionali? Una disciplina che in Italia fa fatica a prendere piede, ma che sta riservando grandissime soddisfazioni a Marvin Vettori, che racconta un po’ la sua storia al blog del portale di scommesse sportive Betway.

Marvin Vettori e i suoi avversari

Il percorso di Marvin è veramente esemplare in questa disciplina sportiva, tenendo duro nei tanti momenti di difficoltà che ha dovuto affrontare, dimostrando di essere un grande professionista prima che un atleta. Ecco spiegato il motivo per cui ha sempre presenziato a tutti i vari match che erano stati organizzati, evitando di seguire l’esempio di tanti suoi avversari che, al contrario, hanno “dato buca” a diverse lotte, poco prima dell’inizio.

Marvin , intervistato sul blog L’insider, ha ammesso di rispettare i suoi avversari, anche se si dimostra sempre molto sicuro delle sue potenzialità e della sua forza. Ad esempio, in riferimento al suo ultimo avversario, il campione in carica Israel Adesanya, ha ammesso che lo vede come una persona un po’ creata sul fumo, un personaggio decisamente “fake”. Anche se, poi, dal punto di vista tecnico, Marvin riconosce che Israel è un valido atleta e sicuramente nel suo modo di combattere è molto “game”, come dicono in America. Lo scontro con Adesanya è avvenuto qualche settimana fa e Marvin si sentiva particolarmente bene per quel match: con il senno di poi era lui il fighter più forte, anche se fa comunque i complimenti al suo avversario, che nonostante fosse meno forte è riuscito in ogni caso a spuntarla.

In attesa del match contro Paulo Borrachinha? Per Vettori, si tratta di un atleta molto sopravvalutato e che, in base al suo pensiero, non fa parte nemmeno della top five. Marvin è sicuro di riuscire a finirlo entro il secondo o il terzo round. Ostenta sicurezza il ragazzone di Mezzocorona, dicendosi pronto ad affrontarlo, anche se la stessa cosa, probabilmente, non si può dire di Borrachinha, che ha saltato più di una volta vari match. In ogni caso, Vettori mantiene la speranza che questo match, alla fine, venga organizzato sul serio.

Il precursore dell’UFC in Italia

Ora come ora, Marvin si dice veramente onorato di essere il precursore di questa disciplina e di rappresentare lo spirito combattivo italiano. Felice che qualche giovane si possa rivedere un po’ in lui e lo prenda come fonte di ispirazione per combattere. Felice di essere un esempio che non molla mai nonostante le difficoltà.

Per Vettori si tratta di un onore, che però è stato venduto anche a caro prezzo, visto che è in giro per il mondo da quando aveva 18 anni, per inseguire il suo sogno, sempre da solo. Non è stato facile per motivi diversi: adesso, però, è arrivato al top e sono contento di poter essere volto della MMA italiana.

Marvin viene interpellato anche sul match del secolo, quello tra Fury e Wilder: Fury è un pugile molto più completo, più elaborato anche come stile, mentre Wilder è un po’ più monotematico, ovvero ha un destro che è una mina vagante e quando va a segno, mette ko gli avversari. Secondo Vettori, però, non ci sono dubbi, visto che rivincerà Fury.

Del suo percorso cosa cambierebbe? Praticamente nulla,, anche se con il senno di poi eviterebbe di fare dei piccoli errori. In realtà, però, Marvin non ha grossi rimpianti a livello di carriera e di scelte che ha fatto, visto che si è dimostrata sempre abbastanza lungimirante nelle decisioni che ha preso, azzeccando sempre un po’ tutti i cambiamenti, per cui ha avuto in ogni situazione una sorta di sesto senso.

Richy Garino