Sanremo è celebre soprattutto per il popolare festival che ci vede ogni anno incollati alla televisione (o, i più fortunati, seduti sugli spalti dell'Ariston): indiscrezioni, cantanti, ospiti, storia e soprattutto canzoni, quelle italiane, quelle che forse faranno la storia della musica nostrana oppure saranno destinate a perdersi senza lasciare grande traccia.
Ma Sanremo non è solo questo: ovviamente è mare, quello bellissimo e pulito della nostra Liguria, è fiori, dato che la riviera ligure ci offre tante possibilità per la loro coltivazione, dato il clima perfetto, ma è anche gioco; perché è a Sanremo una delle tre case da gioco italiane e si tratta di una costruzione ricca di storia e di fascino.
Certo, se abbiamo voglia di giocare, non dobbiamo per forza accedere a delle sale fisiche, vi basti pensare alle soddisfazioni che ci può dare il popolare "sette e mezzo" in modalità live, ma è anche vero che la storia difficilmente si può dimenticare, e le sale del casinò di Sanremo ne hanno da raccontare a bizzeffe. Nelle prossime righe cercheremo di scoprirne di più, facendo una piccola cronaca di quanto accaduto a questa struttura dalla sua nascita a oggi.
Il casinò di Sanremo: una bellezza senza tempo
È all'inizio del secolo scorso che l'architetto Eugène Ferret costruisce questa struttura: inaugurato il 14 gennaio del 1905, è quello l'anno in cui inizia una storia di successo, di azzardo e di divertimento. Forse non sapete che all'inizio il suo nome era "Kursal" ed era principalmente un teatro, con annessa la possibilità di avvicinarsi a "grandi e piccoli giochi"; pensate che, inizialmente, i primi cropier a lavorare all'interno di queste bellissime sale arrivavano da Ostenda, città belga in cui vi era una scuola dedicata espressamente a imparare "l'arte del banco". È nel 1927, però, che attraverso un regio decreto, le sale del casinò di Sanremo ottengono l'approvazione dello Stato per diventare una vera e propria sala da gioco: nel 1928 il casinò di Sanremo ebbe così il suo secondo battesimo, non più come teatro, quindi, ma come vero e proprio casinò.
Nel 1940 venne chiuso a causa della seconda guerra mondiale: il periodo più lungo in cui queste sale non aprirono i battenti, ma il pubblico, in quegli anni, difficilmente avrebbe avuto molta voglia di giocare d'azzardo. La guerra era un azzardo assai più grande, e l'Italia lo viveva sulla sua pelle quotidianamente.
Altra curiosità: forse in virtù della sua prima destinazione, il casinò di Sanremo fu la prima cornice ad ospitare il celebre festival della canzone italiana, e lo fece per parecchi anni, dal 1951 al 1976, per la precisione, per poi essere trasferito all'Ariston dove ancora ha sede. Ebbene sì: il Festival della Canzone Italiana, inizialmente, aveva sede proprio in un casinò!
Un casinò con una storia molto varia, dunque: dal teatro agli spettacoli di cabaret, dai "piccoli e grandi giochi" alla concessione statale per diventare ciò che è oggi: una storia di successo che ci invidiano anche all'estero.
Speriamo di avervi fatto conoscere qualche curiosità interessante, così da farvi fare una bella figura alla prossima cena con gli amici!