"Buongiorno signor sindaco, buongiorno signor presidente del consiglio. Non nascondo, con questo mio saluto, di provare una sensazione strana, avendo io stesso ricoperto la carica di Primo cittadino". Con queste parole Pier Paolo Cervone, capogruppo della lista civica Cervone Sindaco, inizia il suo primo intervento da consigliere di minoranza.
Prosegue Cervone: "Non nascondo neanche un certo stupore. Non mi sembra, infatti, nel piano programmatico presentato dalla attuale maggioranza, di intravvedere un progetto, una sorta di disegno.
Mi spiego: quando fui sindaco io il mio obiettivo primario era il rilancio di Finalborgo. Quando dissi che il plesso di Santa Caterina poteva diventare un contenitore vivo, non ebbi paura di attirarmi critiche e derisioni. Poi arrivarono i finanziamenti e mi sembra che oggi, dopo anni, i fatti parlino da soli".
Pier Paolo Cervone continua il suo intervento: "Se fossi stato eletto sindaco il mio percorso di rilancio sarebbe stato incentrato su Finalmarina. E in questo caso il monumento da valorizzare, come fu con i Chiostri del Borgo, sarebbe stato il meraviglioso teatro Sivori. Ecco - conclude - che cosa non vedo. Ho fatto il sindaco per due mandati, ho imparato l'importanza di avere un piano. Spero solo che siano mantenute le promesse sulla riqualificazione del lungomare dopo un quinquennio di trascuratezza".