"Dopo oltre un anno di lavori in III Commissione, la maggioranza, come dichiarato nelle intenzioni di voto dal consigliere De Paoli, boccia la Proposta di legge 193, il cui scopo è sempre stato migliorativo della modifica della legge regionale 17/2014 ('Disciplina della raccolta e commercializzazione dei funghi epigei spontanei'), le cui lacune andavano affrontate e risolte nell'ottica di una migliore gestione del territorio. L'iter che ha finalmente portato la PdL oggi in Consiglio ha richiesto oltre un anno di lavoro tra i nostri uffici di Gruppo, quelli del Consiglio regionale e dell'assessorato competente, oltre che l'impegno di giuristi ed esperti. La dichiarazione in Aula di De Paoli ha messo in difficoltà l'assessore Mai, anche se paradossalmente l'ha ringraziato per il tempo e l'impegno profusi". Così, il consigliere regionale Fabio Tosi, primo firmatario della proposta di legge.
"Mettere mano alla legge era doveroso per svariati motivi: oltre ad affrontare il nodo della contiguità delle particelle di ciascun Consorzio (requisito ritenuto ottimale ma non assolutamente obbligatorio), sono state previste modifiche importanti per la gestione dei terreni 'silenti' o abbandonati che si trovano nei territori consortili. Modifiche che avrebbero permesso ai Consorzi di gestire provvisoriamente quei terreni, con possibilità di rinnovo della gestione, a patto di curarli e mantenerli con la stessa solerzia e cura previste per i terreni consortili. La PdL avrebbe poi permesso di risolvere positivamente anche le criticità circa il rendiconto annuale di ciascun Consorzio sui proventi derivanti dalla vendita di tesserini per la raccolta funghi: andava migliorata, soprattutto nell'ottica della trasparenza, per poter verificare che ciascun Consorzio utilizzasse, come da normativa vigente, il 50% dei proventi per la cura e salvaguardia dei territori di loro competenza. Se vogliamo chiudere un occhio su questo aspetto, ne prendo atto ma la ritengo una scelta profondamente sbagliata>.
"Sembrava di essere giunti a un accordo, dopo un dialogo costante e continuo tra le parti e non senza l'ausilio di esperti, giuristi e avvocati: è incomprensibile che oggi si possa pensare di respingere la proposta che ha impegnato a lungo sia la Giunta sia i gruppi politici in III Commissione e che peraltro contiene indicazioni di semplice buon senso da un punto di vista non solo della tutela del territorio ma anche gestionale. Era doveroso colmare le lacune e far sì che si applicasse bene la normativa vigente, nell'ottica della trasparenza dei proventi, vincolandoli alla conservazione e al mantenimento del patrimonio boschivo e semplificando procedure e obblighi", hanno poi dichiarato anche i consiglieri del Gruppo 5 Stelle.
"Oggi, non vince nessuno. Mai assicura che non getteremo alle ortiche il lavoro di oltre un anno e che, volendo, per migliorare la PdL potremo lavorarci ulteriormente. Apprezzo l'invito dell’assessore, ma personalmente dopo un anno e quattro mesi di lavoro da parte di tutti noi, maggioranza e minoranze, mi riesce difficile pensare di rapportami con De Paoli che a oggi non ha ancora capito che le sue critiche si riferiscono solo all'articolo 1 della vigente legge... che noi peraltro non abbiamo assolutamente toccato! Comunque, se a De Paoli risulta indigesta la legge in vigore, questo è un problema suo. Io posso solo dire che mi muoverò con tutti i mezzi possibili a disposizione per capire se, non rispettando la legge, qualcuno si è tenuto dei soldi!", ha concluso Tosi.