Politica - 11 giugno 2019, 08:16

Albenga, primo giorno da sindaco per Riccardo Tomatis: "Per incarichi e Giunta è ancora presto. Ne stiamo parlando"

Certo i rumors ci sono e vedono Alberto Passino vicesindaco e Diego Distilo Presidente del Consiglio. Poi si parla di Mauro Vannucci, Camilla Vio, Silvia Pelosi, Simona Vespo. Il sindaco: "Guarderemo a competenze e preferenze prese per decidere"

Foto Silvio Fasano

Oggi primo giorno da sindaco per Riccardo Tomatis che ieri ha indossato la fascia da sindaco per la prima volta.ì L’emozione era tangibile, ma con essa anche l’entusiasmo della sua squadra, tutta presente (come è avvenuto al point la notte dell’esito del ballottaggio) per sostenerlo.

Afferma Tomatis: “Siamo un gruppo unito e questa è la nostra forza. Vogliamo tutti il bene per Albenga, continueremo ad impegnarci per fare sempre meglio anche per questo non abbiamo ancora pensato ad incarichi e ruoli, penso ci vorrà una decina di giorni. Ne parleremo tutti insieme e decideremo cosa fare considerando preferenze prese e competenze personali”.

Certo i rumors ci sono e vedono Alberto Passino vicesindaco e Diego Distilo Presidente del Consiglio. Queste sembrano le “certezze” delle “voci da bar”.

Poi si parla di Mauro Vannucci, Camilla Vio, Silvia Pelosi, Simona Vespo, ma ancora tutto è da vedere e il sindaco Riccardo Tomatis non si lascia sfuggire nulla a riguardo.

Per quel che riguarda il sindaco uscente recordman di preferenze Giorgio Ganciano, invece, pare che la sua scelta sia confermata:Non abbiamo parlato di ruoli o deleghe, ma la mia intenzione è quella di supportare ed aiutare la squadra. Dato il ruolo da sindaco che ho ricoperto fino ad oggi ho una visione abbastanza complessiva del Comune. In questi anni ho lavorato molto ed oggi credo di poter dare buoni consigli, magari anche senza ricoprire alcun ruolo ufficiale, ai futuri assessori e ai consiglieri.”.

Che il supporto di Giorgio Cangiano sarà fondamentale questo è chiaro a tutti ed è stata, forse, anche la forza della squadra, una sicurezza.

Ora lo sguardo di Riccardo Tomatis è volto in avanti “Sarò il sindaco di chi mi ha votato, ma anche di coloro che non lo hanno fatto. In questi 5 anni ed anche in campagna elettorale abbiamo sempre cercato di mantenere un certo livello, anche quando, talvolta siamo stati attaccati pesantemente anche su aspetti personali; il nostro intento è quello di continuare a mantenere questa linea ed un dialogo sereno con tutte le parti politiche”.

Uno sguardo oggi è rivolto anche a quella che sarà la minoranza in consiglio:

Diego Distilo che ha sostenuto Riccardo Tomatis durante il balottaggio ma non ha fatto alcun "apparentamento ufficiale potrebbe, come detto, andare il ruolo di Presidente del Consiglio.

In minoranza: Gerolamo Calleri, Cristina Porro e Roberto Tomatis, Eraldo Ciangherotti, Riccardo Ettore Minucci.

Ma come sono i rapporti interni ad essa dopo aver perso le elezioni?

Ufficialmente non ci sono rotture, ma qualcuno ha visto tensioni al point di Calleri la notte degli scrutini.

Un Eraldo Ciangherotti che se ne è andato con l’arrivo dei dati dai primi seggi, una Cristina Porro agguerrita nei confronti di Distilo che ha scelto di schierarsi per Tomatis, Gerolamo Calleri che incolpa l’astensionismo e molti che pensano che siano state fatte le scelte sbagliate anche se sempre “dagli altri” (all’interno dello schieramento di centrodestra, ma dagli altri).

Ci saranno divisioni nette all’interno della minoranza dunque? Per qualcuno sì. Rosy Guarnieri, secondo alcuni, manca e le divisioni e frazioni potrebbero essere sempre più nette.

Mara Cacace