Una camminata, una bella passeggiata ecologica, in amicizia e non competitiva, come gesto per contrastare uno dei grandi mali del nostro tempo, la fibromialgia, e magari un’occasione per parlare insieme mentre si cammina e conoscere meglio questa patologia fortemente invalidante.
Il punto di ritrovo è venerdì 14 giugno a partire dalle ore 18. L’orario è stato scelto apposta per godersi il paesaggio nelle ore più fresche: per chi soffre di fibromialgia, infatti, esporsi a una camminata in ore di sole a picco può avere conseguenze fisiologiche fortemente scompensanti. Il punto di ritrovo, per tutti coloro che volessero partecipare, è ad Alassio sul bivio tra la strada per la frazione di Caso e la Madonna della Guardia.
Nessuna quota di iscrizione da versare, nessuna competizione: solo un momento per stare insieme, ognuno con il suo passo e con il proprio desiderio di amare la natura e goderne le bellezze. Le uniche due raccomandazioni sono quelle di portare con sé l’acqua e altri generi di supporto e di organizzarsi autonomamente per il rientro a casa.
L’organizzatrice dell’evento è Brunella Canobbio, cittadina albenganese che da quando ha iniziato a lottare contro la fibromialgia ha intrapreso anche una seria battaglia per far conoscere, a livello provinciale e regionale, tantissime problematiche di ogni tipo legate a questa patologia: sanitarie, burocratiche, economiche. Venerdì 5 aprile scorso, Brunella Canobbio ha organizzato un incontro in biblioteca ad Albenga coinvolgendo alcuni specialisti (un reumatologo e uno psicoterapeuta): la risposta di pubblico è stata tale, con spettatori che si stringevano in piedi persino nei corridoi e nelle sale vicine, da fare auspicare che un ciclo di dibattiti su questo tema diventino un appuntamento fisso e che il Comune metta a disposizione location di più ampie dimensioni.
Segnali di questa portata non possono essere ignorati: la fibromialgia è un fenomeno in crescita, ma al tempo stesso è ancora troppo poco conosciuto e talvolta persino trascurato da parte del mondo sanitario nazionale. Non in tutte le regioni d’Italia essa è riconosciuta come malattia, nonostante abbia gravi conseguenze tanto sul fisico quanto sulla psiche. Difficile da diagnosticare e ancora di più da curare, colpisce circa 2 milioni di italiani (soprattutto donne, ma anche uomini over 50) e parte dalle fibre muscolari investendo ogni parte del fisico e della psiche: dolori diffusi, difficoltà di deambulazione, cefalee, colon irritabile, ansia, depressione, disturbi della memoria e della parola sono solo alcuni esempi delle decine di conseguenze che la fibromialgia ha sul malato.
Per tutti questi motivi (e molti altri) venerdì prossimo, 14 giugno, è importante esserci, lanciare un messaggio forte, da una parte per esprimere solidarietà a chi ogni giorno combatte contro questo “male oscuro”, dall’altra per far capire alle istituzioni che il problema esiste e non può essere ignorato.